Nel panorama della storia civile italiana spicca a tutto tondo tra i maggiori e più prestigiosi protagonisti che hanno ispirato ed animato il dibattito culturale, sociale e politico, da cui è stata generata e plasmata l’architettura della Carta costituzionale, matrice fondante dello Stato repubblicano e della democrazia rappresentativa. E’ Pietro Calamandrei, fine giurista e docente universitario, attivo promotore del Movimento politico “Giustizia e libertà”, a cui aderì nel 1941, per approdare al Partito d’Azione, il cui patrimonio culturale e di idee liberali e radicali fornisce un’importante ed esaustiva chiave di lettura dello spirito e dei valori, da cui è permeata la Carta costituzione per la costruzione della società democratica nell’esercizio dei diritti personali, civili, politici ed economici che lievitano con i principi della libertà e dell’uguaglianza.
Eletto all’Assemblea costituente del 1946, Pietro Calamandrei rappresenta un riferimento di primario rilievo, per inquadrare l’intensità e la ricchezza delle idealità che connotarono le tematiche e le dinamiche dialettiche che si svilupparono nell’Assemblea, la cui sintesi si dispiega nella Carta costituzionale in vigore dal ’48, guida e presidio dello Stato repubblicano. E proprio al pensiero e all’azione politica di Calamandrei è ispirato il Forum riservato al Viaggio nella Costituzione, in agenda venerdì – 29 marzo, alle ore 18,00- nei locali del Circolo socio-culturale L’Incontro. Filo conduttore, la celebre “lezione” che Calamandrei sviluppò nel Salone degli Affreschi della Società umanitaria, a Milano, il 26 gennaio del 1955, inaugurando il ciclo di sette “appuntamenti” di alto profilo argomentativo, dedicato agli studenti universitari e degli Istituti scolastici superiori della città.
Ad animare il Forum, sarà l’avvocatessa Vincenza Luciano, penalista e ricercatrice per il Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università degli Studi di Salerno. Attenta alla realtà sociale e culturale del territorio, l’avvocatessa Luciano è stata la prima donna candidata per le funzioni di sindaco di Avella, la città natia, svolgendo in modo costruttivo il mandato di consigliere comunale dal 2011 al 20016.
E’ autrice di un interessante libro auto-biografico, in cui viene focalizzata la problematica dei disturbi alimentari e,in particolare, della bulimia. Intitolato “135 chili di bignè, pane e merendine”, il testo ha avuto significativi riscontri editoriali e riconoscimenti di pubblico per la linearità e il disincanto d’approccio sia per la complessa problematica, sia per la rappresentazione dei percorsi da seguire, per superarne le difficoltà e i condizionamenti, con forza di volontà, stili di vita e il supporto della scienza. All’avvocatessa Vincenza Luciano si deve l’interessante ed agile saggio monografico, in cui rivisita la storia dell’azienda familiare dei Fratelli Luciano, attiva nel comparto agro-alimentare con una proficua presenza sui mercati interni e con un importante e qualificato export, le cui filiere sono simboleggiate dal Cocktail Royal. E quella swi Fratelli Luciano, è’ l’unica azienda del territorio dell’ Unione intercomunale del Baianese e dell’Alto Clanio avviata a tagliare il traguardo del secolo di attività produttiva. Una longevità d’impresa e di lavoro che corre lungo l’asse di quattro generazioni. Un’eccellenza e un modello.