La comunità baianese, nell’autunno di ogni anno, si mette in movimento per la Festa del Maio. E’ una vera mobilitazione, una tacita e sentita chiamata alle “armi”, in un clima intriso di fervore e di esaltazione che di anno in anno diventa sempre più evidente e appassionato. Sono soprattutto i giovani che, sempre più attivi e impegnati e con un carico di sincera passione ereditato dal passato, si animano per organizzare e conferire alla festa il valore aggiunto del loro entusiasmo. Lo schema ereditato, frutto di trenta anni di lavoro e sacrifici delle vecchie generazioni, è ormai collaudato in tutte le varie fasi, ma essi mettono in campo la loro giovinezza e la volontà di rinnovamento nella tradizione. La ricerca di idee nuove e inusitati cammini di valorizzazione da offrire alla comunità è per loro motivo di soddisfazione ed orgoglio. Il percorso di avvicinamento alla festa si snoda attraverso varie fasi, previste dalla Carta del Maio e dalle successive modifiche. L’Associazione Maio di S. Stefano, fondata nel 1987 e protagonista di un’esaltante stagione di recupero, valorizzazione e promozione della Festa, sembrava aver esaurito la sua spinta propulsiva. Il coinvolgimento popolare senza precedenti determinato da questi straordinari anni di intensa e proficua attività ha cambiato lo scenario. Le esigenze di partecipazione sono cresciute esponenzialmente e la folla di persone coinvolte, soprattutto giovani, si sono sentiti “solidarmente protagonisti” ed hanno cercato e conquistato un ruolo all’interno del variegato cerimoniale del rito. Ciascun gruppo di amici si è dedicato e specializzato nella sua “parte in commedia” ed è stato naturale assumere poi la responsabilità di quel settore. Il risultato di questa voglia di esserci e di “dare una mano” per il buon esito della festa è stata la costituzione di numerose associazioni, ciascuna con il suo ruolo riconosciuto dalla comunità prima che con atto ufficiale dall’amministrazione. L’Associazione Maio, attraverso un confronto tutto interno, realizzava la sintesi delle operazioni da portare avanti. Oggi sono le varie associazioni che si incontrano per concordare il programma della Festa, ciascuna per la sua parte. Il programma così individuato è poi sottoposto all’approvazione di una pubblica Assemblea, denominata “Comitato”, aperto agli interventi di tutta la comunità. Domenica 10 novembre è stato convocato nell’aula consiliare del Comune il comitato 2019. Ecco l’elenco delle associazioni presenti:
Per gli spari a salve: l’“Antico Gruppo Avancarica” e “La carabina”
Per il “Fucarone” di S. Stefano: “’e guagliune re sarcinielli”
Per il trasporto del Maio dal bosco Arciano alla Chiesa di S. Stefano: comitato “’O carruocciuolo” e la Pro Loco, che gestisce il carretto e i cavalli. Per i programmi musicali: gli amici del Maio
Per la Processione di mezzanotte: comitato Bambin Gesù.
Per i canti alla Processione: Coro Giovanile
Per assistenza: Servizio Protezione civile
Infine per una preziosa collaborazione nelle manifestazioni a contorno finalizzate a dare lustro alla festa: Forum Giovanile, Comitato Festa Patronale di S. Stefano, Associazione Maio (che si distingue per aver istituito apprezzati Premi letterari per opere legate alla festa).
Come era prevedibile, l’assemblea ha visto una foltissima partecipazione popolare. Hanno aperto i lavori Salvatore Masucci e Stefania Canonico, nella loro qualità di referente e segretaria delle Associazioni. Salvatore ha messo in risalto che la festa è patrimonio di tutti ma proprio per questo occorre avere rispetto delle esigenze della comunità che partecipa. La raccomandazione accorata che rivolge alle associazioni e ai partecipanti è quella di consentire un sereno svolgimento della Festa rispettando le disposizioni di legge per gli spari e facendo attenzione a non soffermarsi in attività perditempo in modo concludere il rito di alzata del Maio in orari compatibili con le aspettative delle famiglie in attesa di riunirsi per il pranzo di Natale. Poi ha illustrato il programma della Festa 2019 che si articolerà con il consolidato cerimoniale:
24 novembre, “Scelta Maio nel bosco Arciano”, che, varata con felice intuizione ventidue anni fa, è oggi il primo e fondamentale passo del lungo percorso verso la festa del Maio.
13 dicembre, con la celebrazione della Messa per S. Lucia iniziano le tradizionali “Messe ‘e notte”;
24 dicembre: sfilata dei sarcinielli;
25 dicembre, mattina: taglio del Maio, trasporto a valle, processione per la Nazionale e corso Garibaldi, Benedizione del Maio all’inizio del corso, arrivo al sagrato della Chiesa e alzata del Maio;
Pomeriggio: dalle ore 15.00: raccolta sarcinielli; ore 17.00: sagrato Chiesa, pubblica asta per acquisto del Maio; a seguire ore 18,00: accensione del fucarone con spettacolo di canti e balli.
E’ poi Antonio Acierno, presidente dell’Antico Gruppo Avancarica, a illustrare la felice novità 2019, una manifestazione in grado di operare un salto di qualità e di proiettare la Festa in una dimensione più ampia, ben oltre i ristretti confini paesani. Per anni si è accarezzata l’idea di organizzare un raduno nazionale di associazioni di fucilieri ad avancarica. Una idea originale per una tradizione di alto valore folcloristico e spettacolare, oltre che di Fede e devozione. Ed ecco finalmente il miracolo. L’8 dicembre, festa dell’Immacolata, si terrà il primo Raduno di gruppi di armi ad avancarica. Una brillante iniziativa per Baiano, che potrà fregiarsi di un titolo di merito: centro e riferimento regionale di queste originali manifestazioni devozionali. Una manifestazione che è stata possibile grazie alla tenacia e alla lungimiranza dell’Antico Gruppo Avancarica, alla “Carabina”, in collaborazione con la Pro Loco e lodevolmente patrocinata e finanziata dall’amministrazione comunale. “Ci aspettiamo molto da questo evento”, ha affermato Antonio Acierno nel suo intervento. “Il messaggio che vogliamo lanciare è semplice e ci auguriamo che sia recepito: con l’esempio degli altri gruppi intendiamo modificare dal profondo le modalità di partecipazione del nostro movimento. La commossa accoglienza al passaggio della Processione del Maio, unita a una immensa gioia di esserci insieme e al carattere “solenne” del corteo non possono essere rovinate dal susseguirsi di insopportabili deflagrazioni, una sorta di “inquinamento acustico” che allontana i cittadini preoccupati per il rischio di sordità. Faremo di tutto per trasformare il nostro intervento in uno spettacolo di gioiosa esultanza, non invasivo, offerto ai baianesi nell’ambito di un rito celebrato soprattutto come testimonianza di identità e devozione per il nostro Santo Protettore. La festa deve essere messa in sicurezza e diventare godibile da baianesi e ospiti”.
Questo primo raduno vedrà la presenza di gruppi che condividono questa antica arte dello sparo a salve con armi antiche, quali Archibugi, Tromboni o, come impropriamente denominate a Baiano, Carabine. Sono gruppi nati quasi sempre per la loro Fede per i Santi Protettori, che poi diventano storia e tradizione della comunità nella quale vivono. Hanno assicurato la presenza: i Fucilieri di S. Nicola di S. Giorgio del Sannio, i Fucilieri della Madonna della Stella di Rotondi, I trombonieri di Cava dei Tirreni, gli Sbandieratori di Altavilla Irpina.
Il programma della festa è arricchito da altre manifestazioni che si inquadrano in un vecchio progetto, sempre sognato e non ancora compiutamente realizzato: “Dicembre in Festa: il Natale baianese”, con a centro la festa del Maio di S. Stefano ma con una serie di eventi e rassegne culturali, sociali, musicali, artigianali, artistici, teatrali, di poesia, folcloristici, sempre legati alla cultura del “piccolo paese”, in grado di interessare ogni fascia di età, dai ragazzi agli anziani. E’ un sogno realizzabile? Io direi di si, se si considera che abbiamo già prove di grande successo, come il concerto “La Banda in Chiesa”, che da più di venti anni a fine dicembre richiama gente dalla Campania intera ed è diventato un diffuso modello culturale di godimento della musica bandistica. Notevole è anche la giornata del 15 dicembre dedicata al “Giovane Maio” a cura del Forum Giovanile, una manifestazione che, non avendo ancora espresso il meglio di sé, è potenzialmente in grado di decollare.
Enrico Montanaro, sindaco di Baiano, ha chiuso i lavori. Nel suo intervento ha ringraziato le Associazioni per l’impegno profuso e si è detto certo che sarà una bellissima ed emozionante festa del Maio. Ha speso parole di lode per l’evento dell’Immacolata. “Siamo stati ben lieti di patrocinarlo e finanziarlo”, ha detto, “e mi complimento per la brillante idea. Condivido la raccomandazione di Salvatore Masucci: invito tutti a vivere serenamente la festa, con massima attenzione alla sicurezza, rispettando tempi, le leggi e la modalità degli spari, che saranno concordate a breve col capitano dei carabinieri. Buona festa del Maio a tutti”.
Baiano, 13 novembre 19
Antonio Vecchione