La storia di Stefano Montuori, eroico autista che la Stato, residente a Baiano, che non ha voluto riconoscere come vittima di mafia. Della sua storia ieri se ne occupato anche la trasmissione di Italia Uno delle Iene.
I fatti risalgono agli anni 80 quando il giudice Gagliardi e il suo autista, Montuori, erano diretti ad Avellino quando l’auto blindata venne speronata da tre veicoli. L’auto finì fuori strada, precipitando nei terreni circostanti. Il commando di fuoco, composto da una decina di killer, circondata l’auto, sparò un centinaio di colpi di mitra sulla vettura, riuscendo a praticare un foro nei vetri antiproiettile. Ma giudice e autista, seppur gravemente feriti, riuscirono miracolosamente a salvarsi. Dopo tutti questi anni, Montuori non ha ancora ottenuto alcun risarcimento né gli è stato riconosciuto lo status di “vittima della criminalità organizzata”. Montuori combatte da trentacinque anni ed ha anche vinto un ricorso al Tar quando si è visto negare il suddetto riconoscimento nonché lo status di ”vittima della criminalità”. Ma il Ministero degli Interni continua ad ottenere rinvii facendo appello al Consiglio di Stato, dal quale ora si è in attesa di una sentenza definitiva. Se a Montuori sono state già riconosciute le sue ragioni nel primo grado di giudizio perché lo Stato, paradossalmente, continua a negargli un diritto? Clicca sul link sotto per vedere il servizio andato in onda ieri su Italia1
https://www.iene.mediaset.it/video/autista-eroe-vittima-di-stato_12813.shtml