Dopo essere stato sollecitato da tanti amici e da alcune realtà civiche e politiche del paese, ho deciso di ricandidarmi alla carica di sindaco.
In tutta sincerità, la delusione di quanto accaduto nell’ultima gara elettorale mi aveva in parte allontanato dalla vita politica, ma l’aver compreso che ancora una volta nulla è cambiato a Baiano e che le annose questioni sono rimaste come sempre irrisolte mi ha spinto a rimettermi in campo, in una ritrovata e determinata responsabilità di partecipare in prima persona.
Baiano non risorge sventolando grandi opere che non si faranno mai o generici cambiamenti che in modo immediato si rivelano solo propagandistici. Baiano invece merita un cambio di tendenza, una vera sterzata rispetto al modo ordinario di fare politica in questo paese. Baiano si risolleva con la politica seria, con l’impegno onesto e competente: rinunciare avrebbe rappresentato e significato una sconfitta ancora peggiore del non provare a cambiare questo paese.
Ma specialmente è stato l’affetto accorato, la stima diffusa e la vicinanza di quanti vogliono provare, insieme a me, ad offrire un futuro migliore ai baianesi, che mi ha dato le motivazioni e la forza di riprovarci …. E di riprovarci da uomo libero quale sono, senza padroni o padrini, con l’intento principale di essere il sindaco di tutti i baianesi e di dare risposte concrete alle loro istanze.
Subito dopo eletto sindaco, se ne riceverò l’onere e l’onore, il primo dovere, che avvertirò per l’intero mandato, sarà quello di ascoltare le istanze e le proposte dei cittadini, pianificare insieme a loro interventi concreti, restituire il Palazzo di Città al suo vero padrone, la cittadinanza.
Dalla pulizia e il decoro di aree e spazi pubblici al funzionamento dei servizi, dalla riorganizzazione della macchina amministrativa al ripristino dei diritti dei cittadini tutti, il mio impegno solenne è restituire a Baiano una amministrazione puntuale, laboriosa, partecipata e pertinente.
Desidero confrontarmi su questi temi, sulle proposte e sui problemi, laddove il dibattito elettorale sia maturo e civile. Di certo, per il rispetto che nutro nei confronti di Baiano, non mi farò coinvolgere nell’attivazione della “macchina del fango”, strumento preferito dagli avversari che non sanno cosa altro dire.
Chiamo a raccolta tutte le energie libere e propositive, gli uomini e le donne delusi dalla amministrazione uscente, per stringere un patto di libertà, di futuro e di diritti per tutti.
Michele Colucci