di Gianni Amodeo
Foto di Antonio Guerriero
Prigioniere e prigionieri di coscienza.
E’ la modalità con cui Amnesty International identifica donne e uomini che nei nostri giorni subiscono in assoluto sia la privazione della libertà che discriminazioni di vario ordine e grado sui versanti della repressione e oppressione per ragioni razziali ed etniche, religiose, d’orientamento politico, sesso, genere o altre identità; donne e uomini che non hanno mai esercitato alcuna forma di violenza né mai invocato l’uso, per far valere o imporre le loro appartenenze e le loro visioni di vita.
Sono esperienze, quelle che incarnano le prigioniere e i prigionieri di coscienza – a circa due secoli e mezzo dalla Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, germinata dall’Illuminismo e dalla Rivoluzione francese, e ad oltre 70 anni dalla Dichiarazione universale dei diritti umani in connessione l’ Organizzazione delle Nazioni unite e delle sue missioni di pace con percorsi difficilmente lineari e agevoli -, di cui un’eloquente e significativa testimonianza iconica di spiccata valenza sociale ed estetica è fornita dalla Mostra itinerante dei disegni di Gianluca Costantini. E’ la rassegna che racconta attraverso il linguaggio dei segni e didascalie, le storie di diritti umani violati e negati in 19 Paesi, dal Nord al Sud del mondo; storie rispetto alle quali troppo spesso domina e prevale l’indifferenza, eccezione fatta per la retorica … solidale di falsa e calcolata convenienza d’uso mediatico. Una rassegna, che viene punteggiata ed arricchita da dibattiti e convegni pubblici, proiezioni cinematografiche, spettacoli musicali, esibizioni d’arte varia e sport, promossa ed organizzata da Amnesty International in collaborazione con il movimento 6000 Sardine; rassegna, che ha intrapreso il suo cammino nei mesi scorsi a Bologna, per fare sosta in varie città e che ora approda in nove Comuni della provincia di Avellino, con il patrocinio delle civiche amministrazioni e di associazioni di volontariato sociale e impegno culturale, proponendo in ogni Piazza –agorà toccata un’interessante e distinta gamma di opere dell’intera produzione realizzata dall’artista ravennate per l’evento, ispirato dalla vicenda di Patrik Zaki.
Un itinerario che in Irpinia, s’è aperto ieri in piazza della Repubblica, a Calitri, la città dell’ Arte ceramica e tanto cara a Vinicio Capossela, prestigioso cantautore e polistrumentista di valore internazionale, per concludersi il 30 agosto, facendo tappa ad Aiello del Sabato, Ariano Irpino, Atripalda, Avellino, Baiano, Montella, Cesinali, Montemiletto. E nell’odierna serata, nella Piazza degli Irpini, a Montella, la cifra rappresentativa della Mostra è costituita dal convegno sulla correlazione tra Intolleranza religiosa e censura politica: da Patrick Zaki a Ikan Nazih; tematica impegnativa nel tracciare le coordinate dello stato della geopolitica contemporanea e delle conflittualità che l’attraversano. Sarà focalizzata da studiosi, esperti e docenti con congruo ed affidabile background culturale, nutrito di visione storica strutturata ad ampio raggio e senza preclusioni ideologizzate.
A Baiano, la manifestazione è in agenda lunedì, in piazza Francesco Napolitano, nell’area prospiciente il Portico della conoscenza. Con i saluti istituzionali del sindaco Enrico Montanaro, alle ore 19,00, sarà aperta dal Monologo sui diritti umani, letto e interpretato da Antonio Lippiello, giovane attore, tra gli animatori di Pro–Teatro e già protagonista di importanti performance sui palcoscenici regionali e nazionali.
A seguire – alle ore 19,45- il convegno dedicato a Patrik Zaki, lo studente dell’ Università di Bologna, imprigionato nelle carceri egiziane con l’accusa di “sovversione politica”, generica quanto indimostrata, per un processo che si tira per le lunghe con varie e pretestuose proroghe e che lunedì “vivrà”-se “vivrà”– un’altra udienza di uno stillicidio che dura da febbraio del 2020; filo conduttore del convegno il tema …”Ho solo tanta voglia di studiare”. Interverranno Michela Arricale, giurista del Coordinamento di democrazia costituzionale e attivamente impegnata nel Centro di elaborazione per la democrazia, Claudio Petrozzelli, del Movimento 6000 Sardine, Nino Sanfilippo, del Movimento Possibile, e Giuseppe Monteforte, di Wi-Cast.