E’ tra i siti più significativi dei boschi del Monte Arciano. Un vero e proprio Belvedere, che si slarga per offrire non solo la visione panoramica delle chiostre d’altura sempre verdi di Monteforte Irpino, del Vallo di Lauro e Visciano, ma anche per dischiudersi a tutt’arco verso il grande e splendido orizzonte della pianura nolana e dei crinali del Monte Somma e del Vesuvio. E’ l’accogliente squarcio del pianoro della “ Chiana r’ ‘a Cisterna”, la Piana della Cisterna, il sito, in cui alligna il Castagno–Maio edizione 2016.
Alto poco più di 15 metri, si innalza sul limitare della Chiana, in direzione del sito dell’ Orticaria, il popolaresco toponimo che ne indica la diffusa presenza crescita dellepungenti ortiche. E per il rango delle Riserve, i Castagni–Mai allignano nei siti del “Casone” e di via Carrese, a mezza costa o sui primi tornanti d’accesso al Monte. Sono i Castagni–Mai il cui “destino” dipende dalle condizioni di maggiore o minore favore meteorologico dell’alba del 25 dicembre, allorché a colpi d’accetta si compie il rito della demolizione del fusto scelto, con il successivo e laborioso trasporto a valle.
La mission della selezione, nella cornice di una bella giornata di sole, qual è stata quella di domenica, è stata compiuta dai rappresentanti delle associazioni impegnate nella Festa del folclore cittadino, con il coordinamento del Comitato presieduto da Giuseppe Lippiello, mentre il ruolo di “esploratori” di prima fila era svolto da Vincenzo Lippiello, Stefano Napolitano, Massimo Scafuri, giovani escursionisti di lungo … passo e attenti conoscitori dei sistemi montani del territorio campano ed extra-regionale. E, a supporto, per la … logistica, l’impegno di battistrada meccanizzato era assolto da Salvatore Masucci, rendendo più agibili gli itinerari da seguire nella selezione del Maio principe e dei Mai di ..riserva. Un’atmosfera gioiosa, “arricchita” dalla presenza di giovani impegnati nelle riprese sia in video che con il volteggiante drone ad alta definizione per la realizzazione di un docu-film su tutte le fasi che precedono, accompagnano e segnano la Festa del Maio.
Il suggello all’ evento era segnato dalla popolaresca e gioiosa convivialità, con tanti giovani e famiglie, a rendere onore al sontuoso “pranzo”, composto da tipicità culinarie locali e, in cui ha fatto da padrona l’abbondante grigliata di salsicce e braciole “ confezionata” all’istante “en plein air” nel piazzale del Casone–Ostello. Una testimonianza di attiva presenza e di omaggio promossa e voluta dall’Associazione Maio di Santo Stefano, presieduta con impegno fattivo da Stefano Guerriero; una testimonianza, con cui il sodalizio ha celebrato il ventennale della sua fondazione, con l’obiettivo di concorrere alla promozione e valorizzazione della Festa del Maio, simbolo della storia del lavoro della comunità cittadina. E’ la storia, che per secoli è stata correlata all’economia generata dai boschi di Arciano.
Fotoservizio di Stefano De Laurentiis e Emanuele Litto.