Il 17 Novembre del 2021 ci lasciava Fernando Masi, oggi ad un anno dalla morte la moglie e musa ispiratrice dell’artista Carla Felli lo ricorderà con una mostra allestita nello studio del pittore al Corso Umberto I, 36 a Sperone (Av). La mostra sarà inaugurata dal Sindaco di Sperone Adolfo Alaia alle ore 17,00 e resterà aperta al pubblico fino al 20 Novembre.
Il suo amico giornalista Annibale Discepolo così lo ricordava nell’articolo de Il Mattino di un anno fa:“Se n’è andato in silenzio Fernando Masi, un silenzio dignitoso, cifra del suo essere, che lo ha accompagnato nella sua malattia, affrontata fino all’ultimo giorno sempre però con la determinazione e la convinzione che alla fine ce l’avrebbe fatta e che <se proprio dovesse succedere, alla fine me ne andrò io, ma non la mia arte>, mi confidava sorridendo in uno degli ultimi incontri nel suo studio-museo-laboratorio di Sperone davanti al figlio Tommaso e al genero Saverio Bellofatto che gli è stato sempre vicino ed a Valeria Vaiano, in occasione della foto di Nico Boccia che lo ritrae per il mese di settembre nel calendario 2021 di Fondazione Sistema Irpinia dedicato all’arte ed agli artisti della Verde, <alla fine me ne andrò io, ma non la mia arte>. Un testamento pesante, deflagrante per la forza e la potenza propria della sua arte, specchio di una poliedricità che mancherà in questo mondo, in il suo mondo, in cui lascia un vuoto profondo. Se n’è andato, vogliamo pensarlo, con la convinzione d’esser stato campione, ma nell’anonimato della sua semplicità che lo faceva un grande, volando simbolicamente verso il cielo a trecento all’ora, come quei piloti di Formula Uno che nella saga delle rosse di Maranello, dipingeva fermando l’attimo, al volante delle tante Ferrari, lui, che – cosa riservata agli eletti – aveva avuto l’ok dal Drake di poter esporre nel museo delle Rosse, in quella Emilia e Romagna, palcoscenico e sintesi di grandi star quali Luciano Ligabue, Raoul Casadei e Valentino Rossi. Una vita, sul versante artistico la sua, che non ha mai sottratto il tempo e l’attenzione alla famiglia, soprattutto alla nipotina Alessia; una vita vissuta nella spericolatezza della normalità lungo la pista infinita delle emozioni che sapeva costruire e regalare con le sue opere. Periodi di vita pittorici come la piaga dell’emigrazione, della desertificazione dei nostri paesi, ponte che da virtuale lui tratteggiava con la convinzione di trasformare in reale la speranza di un futuro migliore. E poi i murales, le mostre in tutto il mondo, l’ultima a Taiwan, quell’Oriente che Fernando aveva già visionariamente anticipato in tutto e per tutto”.
Il 20 Novembre alle 18,00, a Baiano, nella Chiesa di Santo Stefano la celebrazione Eucaristica dedicata all’artista e all’amata nipote Alessia.