Autonomie locali, Sud ed Europa comunitaria sono i temi al centro del Focus, che sarà animato dalla verve e dalla rigorosa caratura di ragionamento di Ciriaco De Mita, in conversazione con Gianni Amodeo nell’Auditorium dell’Istituto comprensivo “Giovanni XXIII”, in via Luigi Napolitano, venerdì 5 luglio alle ore 18,00; Focus -con indirizzo di saluto di Giusy De Laurentiis e introduzione di Carlo Melissa– che rientra nel “Viaggio nella Costituzione”, indetto e promosso dal Circolo socio–culturale L’Incontro, una stimolante e preziosa successione di ”stazioni” apertasi nel giugno dello scorso anno, in cui si sono già alternati sindaci e amministratori locali, magistrati, parlamentari, docenti universitari, avvocati ed esperti di diritto, sindacalisti, teologi, dirigenti scolastici, rappresentanti di categoria e imprenditori, per la “lettura” e la “conoscenza” di aspetti salienti della “Carta” fondante dello Stato repubblicano e democratico.
I temi sotto i riflettori d’analisi del sindaco di Nusco, già presidente del Consiglio dei Ministri, sono strettamente correlati negli scenari della contemporaneità e interpellano in modo diretto la politica e i ceti che la rappresentano, soprattutto nei contesti del Sud, per sollecitarne lo spirito di servizio e di dedizione responsabile e fattiva alla costruzione della società aperta e plurale, in grado di tenere il passo delle dinamiche dell’evoluzione sociale e dell’innovazione tecnologica, i cui orizzonti coincidono con le molteplici coordinate della globalizzazione verso cui guardano e si muovono le giovani generazioni emancipate nella formazione culturale. Sono gli orizzonti, per i quali l’ancoraggio dell’ Italia e del Sud nell’Europa comunitaria costituisce il saldo presidio e riferimento irrinunciabile per lo sviluppo della società nelle libertà civili e democratiche, che sono l’essenza e l’anima pervasiva dei principi della cittadinanza europea e – nelle prospettive sempre più avvertite e vissute- della cittadinanza globale.
Un itinerario aperto, di cui la matrice istitutiva e fondante delle Autonomie locali, configurate nel Titolo quinto della Carta costituzionale, rappresenta l’asse portante. E’ la matrice che rende la pratica della democrazia plurale e responsabile fattore propulsivo dell’evoluzione sociale e dello sviluppo civile dei territori nel segno del bene comune. Ed è utile considerare che della rilevanza delle Autonomie locali tracce e profili significativi si ritrovano ben chiari e netti nell’Appello ai liberi e forti”, lanciato il 19 gennaio del 1919 per la fondazione del Partito popolare, ispirato dal pensiero e dall’azione di don Luigi Sturzo, coniugando libertà, democrazia, solidarismo e giustizia sociale. E’ il decentramento amministrativo, quello che viene prospettato, che diventerà gradualmente reale e sostanziale solo nella connotazione delle Autonomie locali, con cui si configura proprio il Titolo quinto della Costituzione.
In questo quadro è ben significativa la testimonianza che Ciriaco De Mita è in condizione di rappresentare sul ruolo che le Autonomie locali– segnatamente i Comuni– possono esercitare, per promuovere lo sviluppo civile delle comunità e dei territori. E la testimonianza del sindaco di Nusco attivamente impegnato con le amministrazioni di 25 Comuni sia nella costruzione della “Città dell’Alta Irpinia” sui versanti dell’associazionismo dei servizi, sia nella realizzazione dell’ Azienda speciale dei boschi del vasto territorio alto–irpino, in regime di cooperazione pubblico-privato. Un’ importante linea di progettualità, per creare reali opportunità di lavoro e contrastare lo spopolamento delle aree interne.