E’ sempre in linea con le aspettative delle esibizioni di alto livello spettacolare, secondo la pluriennale consuetudine che le appartiene, la Corale polifonica diretta con grande maestria e raffinata sensibilità da Luigina Conte, formatasi nel Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino e attivamene impegnata nella docenza scolastica; aspettative confermate con la spettacolare performance, prodotta nella Chiesa parrocchiale di Santo Stefano per l’ormai classico concerto per salutare il 2019 con auspici di bene.
Un gradevole e scintillante concerto a tema, com’è nelle corde e nelle peculiarità della Corale. E se il saluto al 2018 per affermare il valore del Bene sul Male fu affidato alla trama canora e teatrale de “La Cantata dei baianesi” con un originale adattamento e riscrittura della celeberrima “Cantata dei Pastori” nella versione di Roberto De Simone, per il nuovo anno il saluto è stato calibrato sulle valenze della vita di relazioni vere, dirette e interpersonali che superano la freddezza e l’assenza di autenticità del mondo virtuale. Una ricerca di rapporto e di amore verso gli altri, il prossimo così si ritrova nella vita di Gesù Cristo. Temi focalizzati da Luigina Conte, nel presentare i brani canori proposti dalla Corale con un’esecuzione perfetta, tra i quali si segnalano “Ajere” di De Crescenzo, “Se mi vuoi” di Pino Daniele, “Pregherò” di Adriano Celentano, “Diavolo in me” e “Overdose d’amore” di Zucchero. Un’antologia di canzoni dense di significati e coerenti con il tema del concerto, impreziosito da inni e canti natalizi. Una spettacolare ed applaudita armonia di voci, che testimonia il livello qualitativo ormai raggiunto dalla Corale cittadina. Un successo integrato ed arricchito dalle prestazioni super di Pasquale Napolitano, al pianoforte, Luca Roseto al sax e Carlo Spagnuolo alla batteria.