di Gianni Amodeo – foto Bruno Esposito
Un’ idea chiara e di sicura valenza socio-culturale. Ed eccola tradotta nel composito e ben ponderato assemblaggio, che, per un verso, si alimenta del background espresso dalle eccellenze formative dei corsi di Educazione musicale, così come si vengono sviluppando, fin dalla loro attivazione, circa venti anni orsono, nell’Istituto comprensivo Giovanni XXIII– Giuseppe Parini, con plessi attivi a Baiano e Sperone, e, per l’altro verso, si fonda sulla scelta della famiglia Picciocchi nel rendere onore alla memoria di Mario Picciocchi, indimenticato congiunto, gran lavoratore, imprenditore dinamico e fondatore dell’omonima azienda specializzata nel commercio internazionale dei legnami e dei prodotti derivati, puntando soltanto sull’ import proveniente da Paesi che attuano politiche di eco– sostenibilità ambientale, garantito da certificazioni pubbliche.
Un mix di lunga prospettiva, in cui s’incontrano i percorsi formativi specialistici del presidio didattico, diretto dal professore Pasquale Napolitano, con l’attitudine a radicarsi sul territorio , e la volontà della madre, Rosina, e dei figli, Massimiliano, Roberto e Silvio che hanno raccolto il testimone del padre, proseguendone il lavoro nella mega-struttura della Calabricita, nell’ omaggiarne il ricordo, istituendo appunto il Premio Mario Picciocchi, articolato nell’assegnazione di borse di studio, assicurandone la dotazione economica. Sono le chiavi di volta, che formano la piattaforma del Concorso musicale, aperto alla partecipazione degli Istituti comprensivi della Campania con corsi didattici ad indirizzo musicale. Una selezione di merito, all’insegna dell’ Arte del pentagramma, in parallelo con i valori della cultura d’ impresa, di cui Mario Picciocchi è stato un raro e tenace antesignano sul territorio, rapportandosi nell’ export alle dinamiche del mercato nazionale e dell’ Europa del Nord, in particolare.
E la risposta è stata considerevole, al di là di ogni più rosea aspettativa, con 22 Istituti comprensivi partecipanti, provenienti, per lo più, dall’area della città metropolitana di Napoli, dall’Irpinia, dal Sannio e dall’ area casertana, rappresentati da 212, tra ragazze e ragazzi che per le due– giornate dell’evento hanno invaso e occupato il Colosseo, location delle esibizioni- audizioni programmate, oltre che piazza Santo Stefano, la contigua Villa comunale, dalle folte alberature ossigenanti con le accoglienti attrezzature, dalla rotonda per il ballo al campo polifunzionale con tribune. E con loro, tante famiglie, docenti, conoscenti. Un’animazione insolita per il centro storico, tristemente desertificato da tempo, e restituito d’incanto alle atmosfere degli anni pre – Covid. Un’animazione ravvivata dal festoso chiacchiericcio di ragazze e ragazzi, per illeggiadrirsi del loro abbigliamento in candida camicia bianca, con fiocco e cravatta in blu o nero, su gonna o pantalone di tinta conforme, accompagnandosi con i loro strumenti da concertiste e concertisti … oltremodo ben promettenti, sulla scia delle esperienze che già realizzano con le orchestre dei rispettivi Istituti in pubblici spettacoli ed eventi in piazze e sui sagrati delle Chiese.
La spettacolare kermesse e i numeri primi in assoluto
Un bel vedere, ma anche e soprattutto un magnifico ascoltare sonorità e armonie diffuse dal palcoscenico del Colosseo, nel quadro della manifestazione coordinata da Giovanni Foglia. E tanto meticoloso lavoro per la Commissione di valutazione, composta da docenti di Conservatori e Licei musicali, oltre che da esperti di settore, impegnata nella determinazione dei punteggi per l’assegnazione delle borse di studio in palio, secondo i criteri del bando concorsuale, articolato nella sessione per soliste e solisti in sei sezioni, suddivise in categorie (A) pianoforte, (B) archi, violino e violoncello, (C) fiati, flauto, oboe, clarinetto etc., (D) chitarra, (E) fisarmonica, (F) percussioni, e nella sessione di gruppi per la musica da camera, dal duo all’ottetto. Ed ecco la graduatoria dei numeri primi in assoluto, gratificati dalle borse di studio.
Soliste\ solisti
Categoria C, Vittoria Roselli, oboista, I.c. Giovanni XXIII– Parini, Baiano- Sperone
Categoria B, Giuseppe Loria,violinsta, I.c. Pironti, Montoro
Categoria A, Andrea Guastaferro, pianista, Scuola media Ammendola–De Amicis, San Giuseppe Vesuviano
Premio speciale, Carmine Francesco Ercolino, pianista, I.c. Giovanni XXIII–Parini
Gruppi per musica da camera
L’ ottetto di clarinetti, I.c. Serino
Con la graduatoria appena diffusa con carattere di ufficialità, va in archivio la prima edizione del Concorso– Premio Mario Picciocchi. Un banco di prova tutt’altro che agevole sul piano logistico ed organizzativo, che il Giovanni XXIII–Giuseppe Parini ha superato sotto tutti i profili, specie sul versante dell’accoglienza nella spirito ch’è proprio del sistema–Scuola che fa interagire i territori e le giovani generazioni, da importante e autentico collante di civile convivenza. “ Il Concorso– evidenzia il dirigente Pasquale Napolitano, che ha fortemente caldeggiato e sostenuto l’iniziativa- non è stato solo una semplice competizione, ma un’ opportunità straordinaria per gli studenti di esprimere la propria creatività e di mettere in mostra il proprio impegno, offrendo, senza alcun dubbio, un’ occasione di crescita per l’ intera comunità scolastica, oltre a rappresentare un arricchimento professionale per tutti i docenti coinvolti nella manifestazione.
Un vivo ringraziamento personale va indistintamente agli studenti e alle loro famiglie, in particolare al corpo docente e all’ intero personale che hanno reso possibile la realizzazione dell’ evento che onora il territorio. La musica– chiarisce Napolitano, che, va ricordato, è stato docente d’ Informatica nei Licei ed è pianista di buon rango, diplomato nel Conservatorio Domenico Cimarosa, di Avellino,- ha il potere di unire, ispirare e trasformare, dando il senso del bello. C’è da essere davvero grati, per avere avuto l’ opportunità di celebrare il talento e l’ amore della musica dei nostri studenti in una manifestazione davvero meravigliosa”.
“ La manifestazione – sottolinea Roberto Picciocchi – ha fatto registrare un esordio di buon livello e certamente attrattivo. Le credenziali e le potenzialità di crescita e valorizzazione che è in grado di assumere nel contesto regionale della Campania, sono di tutta evidenza. Ma è necessario procedere per gradi, con obiettivi praticabili e concreti sul piano della programmazione. Il ruolo della Scuola, in questa ottica, è di primaria ed esclusiva rilevanza nel collegarsi con il territorio ”.