Si è tenuta ieri mercoledì 7 Dicembre 2016, presso i locali del Circolo Sociale di Baiano un’assemblea straordinaria dei soci della Pro Loco Baiano per discutere del problema relativo la sede dell’associazione. Alla riunione hanno preso parte la maggioranza dei soci, il consiglio direttivo ed il Consigliere Comunale con delega alla Cultura Francesco Scotto, nella duplice veste di socio e amministratore Comunale.
Tale riunione è stata convocata vista l’urgenza di avere una sede per l’avvio del progetto di SERVIZIO CIVILE che anche quest’anno vedrà impegnati 4 ragazzi e che a causa della superficialità dell’amministrazione comunale abbiamo rischiato di dover annullare.
L’assemblea è iniziata con l’introduzione del presidente Felice D’Anna e con l’intervento del consigliere Francesco Scotto, il quale ha prospettato alla Pro Loco la creazione di un TEAM di lavoro formato da alcuni membri della Pro Loco e da alcuni dell’amministrazione comunale al fine di individuare una sede adatta alle esigenze dell’associazione.
Una proposta, come al solito, che arriva in forte ritardo (circa 6 mesi), quando la nostra associazione si trova alle strette e con l’unico intento di placare gli animi e prendere tempo visto l’ennesimo colpo basso riservatoci da questa amministrazione.
Dopo tale comunicazione si è aperto un dibattito tra tutti i soci presenti al termine del quale all’ UNANIMITA’ (ad esclusione del Consigliere Francesco Scotto andato via anzitempo per motivi personali) è stato deciso di comunicare agli organi di stampa quanto segue:
E’ la prima volta che pubblicamente la Pro Loco Baiano fa sentire la sua voce nonostante ci siano stati, nel corso di questi anni dei validi motivi per farlo. Una linea, quella del silenzio e dell’operatività, seguita sempre scrupolosamente ed atta ad evitare fraintendimenti che avessero potuto ledere l’immagine della nostra associazione. Sono ormai circa 30 anni che la Pro Loco è una componente attiva nonché fondamentale dell’attività sociale del nostro paese. Ruolo riconosciuto da tutta la cittadinanza e suffragato dalle tante manifestazioni proposte e da quelle supportate: basti pensare al Carnevale, alla Festa della Nocciola alla Passione di Cristo, al Campus Estivo, ai progetti di Servizio Civile e tante altre ancora. Una continuità di eventi e di proposte che ci ha resi un punto di riferimento per tutte le associazioni che gravitano nel nostro paese.
Tale considerazione però è stata, e tutt’ora viene puntualmente offesa, calpestata e denigrata da chi dovrebbe fare GLI INTERESSI DEL PAESE.
Nel corso di questi anni abbiamo dovuto subire passivamente, subdoli attacchi ed ostruzioni da chi, nascondendosi in maniera “vigliacca”, amministra il paese basando il tutto su presunzione, pregiudizio e permalosità.
Il tutto ha avuto inizio nel gennaio 2014 allor quando l’allora Forum dei Giovani, ente comunale, attraverso MANDAMENTO NOTIZIE esternò in maniera non consona delle accuse offensive nei nostri confronti. Per evitare inutili polveroni decidemmo di inviare comunicazione al Sindaco Enrico Montanaro richiedendo un intervento sull’argomento e motivando con FATTI CONCRETI quanto era successo. Appello caduto nel vuoto.
Da quel momento c’è sempre stata, con l’attuale amministrazione comunale, una collaborazione fredda basata principalmente sull’aspetto formale, ma mai la Pro Loco Baiano ha minimamente ostruito le attività amministrative, anzi è stata sempre in prima linea in tutti gli eventi sociali del nostro paese: cosa dimostrata senza BALLE attraverso la messa in atto di una serie di eventi che hanno caratterizzato la Pro Loco negli ultimi 5 anni.
Altra “bassezza” c’è stata, poi, riservata nel giugno 2015 quando con una motivazione “futile” (domanda presentata in ritardo e seguente nostra produzione di DOCUMENTI CONCRETI che ne dimostravano il contrario) ci fu negata l’organizzazione del Baiano Campus. Anche in quel caso decidemmo di seguire la linea del silenzio onde cadere in giochetti di Politica “stupida”, ed anzi a Natale dello stesso anno demmo il nostro apporto, fondamentale, nell’organizzazione della giornata televisiva dedicata a Baiano sul Tg3, durante la quale fornimmo attrezzature, supporto organizzativo e presenza costante nelle varie fasi preparatorie.
A marzo 2016, visti i primi dissidi avuti con il Circolo dei Combattenti con il quale condividevamo la sede, abbiamo fatto richiesta (con DOCUMENTAZIONE CONCRETA E PROTOCOLLATA) all’amministrazione comunale di uno spazio autonomo che ci avrebbe consentito di portare avanti il nostro progetto di Centro Sociale già ben avviato nella sede in cui ci trovavamo. Avevamo, infatti, provveduto in questi anni ad installare giochi da tavolo, ping pong, xbox e la sede era diventato un vero e proprio punto di riferimento e di incontro per molti ragazzi. Alla nostra richiesta, come è successo per le altre in passato, non c’è stato alcun seguito ed il tutto è degenerato a settembre scorso quando siamo stati costretti, su pressione dei soci del Circolo dei Combattenti ad abbandonare la sede.
Il disagio è stato notevole. Dover smantellare qualcosa che si è costruito non è piacevole, soprattutto perchè creato con le proprie forze e mettendo a disposizione il proprio tempo libero.
Solo in questa situazione, a 6 mesi dalla nostra richiesta, l’amministrazione comunale ci ha DEGNATO della sua considerazione comunicandoci che avrebbe provveduto a trovarci una “sistemazione”. Tale provvedimento però ha subito, poi dei ritardi dovuti a problemi amministrativi.
Circa due settimane fa, infine, a causa di una esternalizzazione pubblica fatta da una corrente avversa all’attuale amministrazione circa una sede da dare alla Pro Loco si è avuto l’ennesimo colpo basso gratuito: accuse di strumentalizzazione, demonizzazione di alcuni soci della Pro Loco e una richiesta “indignante” di prendere posizione in merito, in cambio della sede. Purtroppo i nostri amministratori dalla mente corta e offuscata dalla loro permalosità avevano già rimosso la comunicazione pubblica fatta dalla Pro Loco in merito a questa problematica (http://www.mandamentonotizie.it/baiano-dove-la-sede-della-pro-loco-danna-ci-stiamo-trasferendo/), nella quale avevamo scelto ancora una volta di non alzare polveroni inutili.
Una situazione che lascia senza parole, fa cadere le braccia e soprattutto calpesta quello che la Pro Loco rappresenta a Baiano e non solo.
Abbiamo dimostrato nel corso degli anni, con I FATTI di aver messo sempre il nostro amato paese ed il tema sociale al primo posto nella nostra tabella delle priorità. Purtroppo è difficile far passare questo concetto e farlo capire a chi MAI SI E’ AFFACCIATO ALLA VITA SOCIALE METTENDO “GRATUITAMENTE” A DISPOSIZIONE IL PROPRIO TEMPO.
Il rammarico è vedere amministratori che hanno il nostro stesso pensiero e modo di fare, farsi coinvolgere in questi stupidi giochi di BASSA POLITICA dove a rimetterci è solo il nostro paese, nel quale basterebbe qualche centro di aggregazione giovanile in più per evitare quel disagio giovanile al quale siamo costretti ad assistere e che invece di essere prevenuto viene “combattuto”.
Noi continueremo quello che abbiamo sempre fatto, restando lontani da questo modo di fare tipico di chi non ha considerazione dell’aspetto sociale e della sua importanza in una realtà piccola qual’è quella del nostro paese. Provvederemo, temporaneamente a trovare una soluzione alternativa per la nostra sede, individuando qualche locale idoneo e sobbarcandoci il costo del fitto.
Da oggi, infine, eviteremo il silenzio onde arrivare di nuovo a queste situazioni di scarsa CONSIDERAZIONE. La Pro Loco merita altro e noi COMPATTI faremo di tutto per averlo.
La Pro Loco resterà per sempre, sono le amministrazioni che passano.
Queste considerazioni, supportate da documenti tangibili sono state approvate da tutti i soci presenti alla riunione e non vogliamo nella maniera più assoluta che vengano utilizzate a scopo POLITICO o strumentalizzate. Nel corso di questi anni, le comunicazioni private, il nostro silenzio, la nostra operatività non ci ha portato ad avere la considerazione sperata, e pertanto continueremo a rendere pubbliche tutte le nostre richieste onde evitare che cadino nel dimenticatoio o vengano prese in considerazione esclusivamente in casi di piena emergenza.