di Gianni Amodeo
Sul versante della prevenzione e del contrasto alla diffusione epidemiologica del Covid–19, notizie rassicuranti per i plessi cittadini dell’Istituto comprensivo “Giovanni XXIII”, con l’annuncio della ripresa delle attività didattiche, programmata per domani, giovedì 15 ottobre, dopo essere restate sospese per tre giorni, con lezioni sviluppate secondo lo schema della Didattica a distanza. Una normalità recuperata in tempi rapidi, com’era nelle generali attese delle famiglie e della comunità, che diventa operativa alla luce dei responsi di negatività forniti dai referti dall’Istituto zoo- profilattico di Portici, in ordine al monitoraggio realizzato nella mattinata di domenica nel piazzale-parcheggio del Cimitero di via Nazionale delle Puglie e condotto dal personale medico ed infermieristico dell’Unità mobile dell’ Asl Avellino.
E va sottolineato che il potenziamento dell’utilizzo delle Unità mobili, passate da quattro a sei – secondo le disposizioni della direttrice generale del’Ente di via degli Imbimbo, la dottoressa Maria Morgante– corrisponde in pieno alle esigenze di garantire, in sinergia con le amministrazioni comunali, un’adeguata e tempestiva capacità di interventi di screening–monitoraggio generalizzati, mirati sulla tracciabilità del Covid–19 sui territori. Una modalità, quella che guarda alla territorialità, che si configura quale provvedimento basilare funzionale anche e soprattutto a contenere e ridimensionare l’accentramento della gestione della pandemia negli ospedali, con tutti i disservizi e le disfunzioni che ne derivano. E’ la modalità, che, a sua volta, s’integra con la possibilità – praticabile da alcune settimane- per i laboratori privati di processare i test molecolari fatti dall’Asl e di somministrali a singoli cittadini, rendendo più celeri le procedure; una decisione, assunta un mese fa dalla Regione–Campania, che affianca l’attività dei laboratori privati a quella dei laboratori di Virologia e Microbiologia dell’Azienda ospedaliera del “Moscati” di Avellino , del citato Istituto zoo profilattico e del Polo di ricerca genetica del Biogem di Ariano Irpino.
L’operazione di monitoraggio drive in, resa necessaria dallo stato di positività al Covid–19, accertato per quattro, tra alunne e alunni, di altrettante classi di Scuola dell’infanzia e primaria, del plesso di via Angelo Scafuri, e della Scuola secondaria di primo grado, del plesso di via Luigi Napolitano, che insieme con i plessi comunali di Sperone fanno parte del “Giovanni XXIII”, diretto dal professore Vincenzo Serpico. Sottoposte al monitoraggio poco più di cento persone, includendo le ragazze e i ragazzi delle quattro comunità delle classi interessate, i genitori, i docenti, il personale di dirigenza e amministrativo. Uno screening, i cui esiti rassicurano e rasserenano, facendo ritrovare all’intera comunità educante e scolastica dei plessi cittadini del “Giovanni XXIII” i percorsi della normalità, anche se per le quattro classi frequentate dalle alunne e alunni sotto contagio permane lo stato di “quarantena”. Uno stato, per quel ch’è dato di apprendere, che ha un pura valenza di ordine tecnico-burocratico, fermo restando che gli ambienti e spazi delle strutture di via Scafuri e via Napolitano sono state regolarmente sottoposte ai dovuti interventi di sanificazione,pulizia e detersione, nel più generale quadro delle disposizioni per la messa in sicurezza sociale e per i protocolli anti-Covid–19, nella stretta collaborazione tra l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Enrico Montanaro, e il “Giovanni XXIII”, diretto dal professore Vincenzo Serpico.