di Gianni Amodeo
Sono assurti ad emblemi pienamente rappresentativi della ventottesima edizione della Festa della Nocciola ch’è stata appena affidata all’archivio della memoria delle “Buone cose”, in cui si specchiano il vero genius loci e il senso dell’autenticità della piccola comunità cittadina. E’ la simbologia che s’identifica, per un verso, con i caratteristici pennoni dai lunghi bianchi vessilli che sono stati innalzati in piazza Francesco Napolitano e, per l’altro verso, con l’artistica torre mobile con il sottostante banco di mescita installata al centro di piazza Santo Stefano, gli uni e l’altra attraversati dai caratteri cubitali del logo della Pro Loco, su cui di sera si sono rincorsi spettacolari e colorati giochi di luce, ora soffusi, ora intensi e scintillanti, quale segno di cordiale saluto e calda accoglienza. Un’impronta di novità, realizzata con felice intuizione estetizzante, facendo lievitare la polarizzazione attrattiva dell’ambientazione che ha fatto da sfondo e palcoscenico all’evento, con il cuore logistico ed organizzativo pulsante, come sempre, negli spazi della bella e ben frequentata Villa comunale con i suoi lindi viali e curate aiuole, l’impianto sportivo polivalente e tribuna, il parco giochi dei bambini, l’elegante chalet e il verdeggiante,rasserenante patrimonio arboreo, generoso e incommensurabile polmone d’ossigeno.
Tre le giornate dell’evento- dal 13 al 15 settembre- vissute con grande animazione e partecipazione di famiglie, bambini e bambine, giovani e meno giovani, all’insegna della popolarità e del sano intrattenimento che sono i tratti distintivi della Festa della Nocciola, fin dalla prima edizione, quale opportunità e momento di aggregazione comunitaria. Una mission costantemente osservata di anno in anno, facendo approdare la Festa al conferimento del marchio di Sagra di qualità nella cerimonia ufficiale, svoltasi lo scorso 22 luglio scorso a Palazzo Madama, con l’intervento della presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati; riconoscimento di prestigio, che colloca la manifestazione tra le ventuno che figurano nella speciale top ten nazionale, con cui l’ Unione delle Pro Loco italiane mira a far riscoprire e valorizzare i piccoli–grandi tesori delle tradizioni culturali ed enogastronomiche identificative della storia e delle vocazioni dei territori del Bel Paese, sotto tutte le latitudini, dal Nord al Sud.
Una selezione – quella superata dalle 21 Sagre di qualità del circuito nazionale – rigorosa e rapportata a criteri mirati su territorialità, storicità e validità di proposta, aprendo percorsi di conoscenza, che sono anche itinerari d’incontro e promozione delle eccellenze imprenditoriali dei territori, per le quali Feste e Sagre di qualità costituiscono una significativa ed importante vetrina espositiva; itinerari, che si alimentano d’interessanti opportunità, per fare intessere relazioni, sviluppare comuni iniziative, favorire quella coesione in cui vive il senso dell’Italianità, inteso quale patrimonio di cultura materiale e immateriale, parte integrante della civiltà europea ed occidentale.
A bilancio sociale che si chiude, il dato di certezza che emerge netto segna la piena conferma della bontà del modello, con cui la Festa della Nocciola, indetta ed organizzata dalla Pro Loco si è venuta strutturando e consolidando in questi anni, meritando quel riconoscimento di Sagra di qualità, che costituisce un punto di partenza per ulteriori e ancor più gratificanti obiettivi; e il primo, puntuale riscontro è giunto proprio con l’edizione appena conclusa, in virtù delle risposte venute dalle oltre dodicimila presenze– tra visitatori e degustatori- che l’hanno vissuta, con allegria e gioiosa partecipazione, a fronte di un’offerta d’intrattenimento decisamente …. variegata. Affollate le due aree dedicate all’arte culinaria e alla pasticceria d’eccellenza locali, con le prelibate pietanze e specialità -servite ai tavoli open air e all’ombra degli alberi- integralmente basate sulla Nocciola, la classica Avellana, la Regina del territorio; interessante l’area dei gazebo e degli stand che hanno ospitato in rassegna le produzioni tipiche del territorio e i manufatti dell’artigianato locale e regionale; super- frequentata l’area dedicata alla musica, ai balli e canti folk, agli spettacoli; attraente l’area delle mostre tematiche, specie quella riservata al Parco del Partenio, con il pregevole corredo di fotografie artistiche e curata dal dottor Stefano Lanziello; e, per completare,poi spazio alla mini-fiera del libro e al Focus sull’importanza della biodiversità e sul mondo delle api, di cui si è dato conto in un altro testo su queste colonne.
Un impegno davvero notevole, in cui la “macchina” organizzativa della Pro Loco si è superata per puntualità ed efficienza, dagli addetti all’enogastronomia a quelli preposti alla logistica e ai servizi. Un lavoro vero e proprio, all’insegna della gratuità del volontariato civico ch’è la cifra forte della manifestazione. Uno scenario, in cui una menzione particolare meritano i ragazzi e le ragazze dell’Istituto comprensivo cittadino “Giovanni XXIII”, che, come nell’edizione 2018, hanno svolto il ruolo di attenti e meticolosi “Vigilantes”, per garantire al meglio possibile il servizio di raccolta differenziata. Ed ha funzionato senza sbavature e … infrazioni in tutta l’area della kermesse.
“ La Pro Loco- spiega il presidente Felice D’Anna– secondo il suo stile ha profuso tutta se stessa per il successo dell’iniziativa. Il trend migliorativo sul piano della qualità della manifestazione è stato ribadito e confermato, rendendo omaggio al riconoscimento di Sagra di qualità conferito alla Festa della Nocciola. Il sostegno dell’amministrazione comunale, dell’Ente Parco del Partenio, dell’Unione provinciale di Avellino e regionale delle Pro Loco della Campania, come dei cittadini, delle imprese e dei cittadini ci stimola e ci onora. Ed è una testimonianza che attesta e riconosce lo spirito di servizio che intendiamo rendere alla comunità e al territorio”.