Le istanze ideali e le visioni politiche che formano l’impianto dell’articolo 41, che disegna i rapporti economici nell’architettura dello Stato repubblicano e democratico, segnano l’apertura degli appuntamenti che si protrarranno fino a dicembre prossimo. Il “Viaggio” è programmato dal Circolo socio-culturale “L’Incontro” per la conoscenza e la riscoperta della Carta costituzionale, nel cui alveo è cresciuta e si è evoluta la società italiana negli scenari della civiltà dell’ Occidente euro–atlantico e delle strutture comunitarie di Salisburgo e Bruxelles.
di Gianni Amodeo
Il “Viaggio nella Costituzione” segnerà l’agenda del Circolo socio-culturale “L’Incontro” nei prossimi mesi, con le pagine aperte sulla conoscenza e sulla riscoperta dei postulati e dei principi della “Carta” fondante dello Stato repubblicano. Un itinerario di pubblici appuntamenti e convegni, che prenderà impulso domenica– 13 maggio, alle ore 10,30 nei locali del sodalizio di via Napolitano– per concludersi il prossimo dicembre. E’ l’ itinerario, di cui saranno guide ed animatori giovani studiosi ed esperti di Diritto costituzionale, parlamentari, docenti universitari, magistrati, sindacalisti, imprenditori, sindaci ed amministratori degli Enti locali per un’opportunità di testimonianza e di riflessione non solo storica e critica sul versante della pratica attuazione dei principi della “Carta” fino ai nostri giorni, ma anche e soprattutto di prospettiva sull’attualità delle istanze e delle idealità che Settanta anni fa hanno composto gli assi portanti e le coordinate della democrazia parlamentare e rappresentativa, nello spirito del bilanciamento e dell’equilibrio dei poteri, con i quali si esplicano le funzioni dello Stato.
E’ il disegno organico, che, dando spazio e risalto ai valori della cooperazione internazionale per la costruzione di una società umanizzante e giusta e superando le chiusure dello Stato–nazione dominante nelle visioni ideologiche dell’800 e del ‘900, ha aperto al sistema–Italia i percorsi per identificarsi e riconoscersi sia nei profili di società incardinata negli scenari dell’Occidente euro-atlantico, sia nell’esercizio del ruolo di soggetto compartecipe alla fondazione di quell’ Europa comunitaria, di cui i Trattati di Roma del 1957 formano l’ancoraggio saldo e di lunga visione.
La prima “Stazione” dell’itinerario propone la “lettura” dell’articolo 41 della “Carta”. Una ricognizione sui rapporti economici che configurano la cosiddetta Costituzione economica dell’assetto dello Stato democratico e della società; assetto per il quale al riconoscimento propugnato ed affermato per le libertà economiche si connette e rapporta la necessità dell’intervento statuale, per garantire la protezione sociale contro il potenziale de-socializzante del libero mercato. E’ il quadro del modello di Economia mista, che la Commissione dei 75 dell’ Assemblea costituente mise a punto in nitida formulazione, conciliando le istanze di matrice liberale e radicale, come quelle di spiccata ispirazione socialista e comunista, dando rilievo alla visione della dottrina sociale cattolica nel quadro dei rapporti tra Stato e cittadino inteso quale persona umana, di cui vanno valorizzate e tutelate le esigenze etiche. E’ lo scenario, in cui l’iniziativa economica privata è libera, ma non può né deve essere scissa dai fini dell’utilità sociale e del bene comune. Una concezione che richiama la visione di quella Economia civile, di cui il più fine e perspicace assertore è stato Antonio Genovesi.
A focalizzare gli aspetti caratterizzanti dell’articolo 41 nella vicenda civile della società italiana, saranno Franco Manganelli, Raffaele Lieto e Salvatore Guerriero, che rappresentano tre testimonianze distinte d’impegno e presenza nelle dinamiche pubbliche del territorio. Manganelli è stato parlamentare alla Camera dei deputati nella XII legislatura per il collegio di Nola-Marigliano in rappresentanza di Alleanza dei progressisti. E’ una delle voci più significative del cattolicesimo democratico come attestano saggi e monografie pubblicate che si richiamano alla dottrina sociale cattolica del dopo Vaticano II. Già docente di Scienze economiche e aziendali al “Theti-Masullo”, è stato assistente alla Cattedra di Economia politica e di Sociologia economica nella Facoltà di Economia e commercio della “Federico II”. Lieto è sindacalista di lungo corso, con importanti e delicate funzioni di vertice nella Cgil regionale della Campania, da sempre impegnato nella difesa e tutela dei diritti dei lavoratori. Una presenza seria e autorevole, quella di Lieto, con larghe e profonde competenze, maturate nelle dirette esperienze nei rapporti tra lavoro e imprese, che lo hanno condotto alla guida della segreteria regionale dei lavoratori del turismo e del commercio, settori di vitale importanza nell’economia della Campania.
Guerriero, già sindaco di Avella, in due distinti cicli, con ruoli di rilievo svolti nella direzione provinciale della Democrazia cristiana di Avellino, è da circa venti anni attivamente impegnato nell’associazionismo per le attività delle Piccole e medie imprese. Un impegno, per il quale è assurto alla presidenza nazionale della Pmi International che svolge una funzione specifica e dedicata interamente alle iniziative di consulenza e servizi che promuovono e favoriscono l’ internazionalizzazione delle imprese del territorio, di cui la più recente testimonianza è costituita dalle relazioni che proprio Pmi International ha aperto con il sistema produttivo dell’ India, la cui crescente espansione economica negli ambiti geo-politici mondiali è un dato di notevole portata.