di Gianni Amodeo
“La Costituzione promuove lo sviluppo della cultura scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.
E’ prospettata in due nuclei concettuali che s’integrano e completano a vicenda la matrice tematica che configura l’art.9, compiutamente rappresentativo di uno dei dodici principi fondamentali, con cui è plasmata e strutturata la Carta costituzionale; matrice tematica ri–visitata da Giuseppe Albano, avvocato generale dello Stato con un lungo e eccellente percorso di servizio nelle pubbliche Istituzioni e attualmente impegnato quale commissario straordinario per la governance di Città della Scienza, il grande polo di caratura internazionale operante a Napoli per la divulgazione e diffusione della cultura scientifica e delle correlate applicazioni tecnologiche. Una funzione di governance, nella quale ha impresso la personale e ben nota deontologia professionale e le rigorose competenze dell’ordinata amministrazione, per far recuperare all’intero assetto della Fondazione Idis – Città della Scienza la normalità operativa, avviando in sinergia con tutti i soggetti coinvolti concrete iniziative ed interventi, per superare sia le criticità di gestione e di ordine economico determinatesi negli anni, sia le difficoltà inferte dall’ignobile incendio che il 4 marzo del 2013 devastò larga parte le strutture di Città della Scienza. Un recupero di legalità amministrativa e di rigenerazione complessiva decisamente virtuoso, quello in atto e con positivi sviluppi.
Una ri-visitazione condotta dall’illustre giurista con linearità argomentativa e spigliata leggerezza espositiva, com’è nello spirito divulgativo che connota gli appuntamenti per il “Viaggio nella Costituzione” promossi dal Circolo socio-culturale “L’Incontro”. Un percorso – ancorato nella specificità dell’art. 9– al basilare presupposto, per il quale la Costituzione postula tra le istanze primarie per la formazione dello Stato repubblicano e lo sviluppo della società democratica la diffusione della cultura scientifica e della tecnologia, quali fattori di evoluzione e progresso che s’integrano,potenziano e valorizzano in tutt’uno con la tutela del paesaggio e il patrimonio storico e artistico nazionale. Sono istanze stringenti di profilo costituzionale – non correlate con leggi ordinarie, relativamente meno vincolanti sottolineava Albano – e certamente espressione di scelte con forte caratura sociale e politica, quelle compiute dall’ Assemblea costituente, che scrisse e approvò la Carta fondante dello Stato in vigore dal primo gennaio del ’48 . Sono scelte di emancipazione culturale diffusa e di prospettiva che si connettono sempre più con la realtà del Terzo Millennio e della quarta rivoluzione industriale, di cui la digitalizzazione, l’intelligenza artificiale e la robotica sono simboli e concrete realtà.
E sui versanti delle coordinate della quarta rivoluzione industriale, Albano prospettava il ruolo che spetta alla Scuola, intesa come articolazioni di sistema con cui si valorizzano le conoscenze, le competenze e i meriti,le pietre angolari in cui si riconoscev e rinsalda la società civile della normalità. Il mondo corre veloce e la ricerca scientifica come l’innovazione tecnologica ne sono i motori la cui funzionalità è connessa con la Scuola e con la sua attitudine a conformarsi alle dinamiche dell’evoluzione sociale e dei processi di cambiamento nell’era della globalizzazione che non conosce frontiere. Ed importanti riscontri di questa condizione si ritrovano nei modelli con cui si caratterizzano in modo particolare i sistemi didattici e di alta formazione nelle società avanzate dell’ America anglo–sassone, di Cina,India ,Giappone, Taiwan e dell’ Europa comunitaria.
Da Futuro\Remoto a Idis–Città della Scienza. La continuità progressiva e il Sud che eccelle e guarda all’internazionalizzazione.
All’analisi puntuale e articolata sul ruolo della cultura scientifica e dell’innovazione tecnologica sugli scenari della contemporaneità, Giuseppe Albano rapportava la funzione che svolge Idis–Città della Scienza, in linea di continuità con il progetto Futuro \ Remoto, che ha preso o forma ed operatività proprio a Napoli nel 1987,grazie all’impegno e alla dedizione di un uomo speciale e scienziato di fama internazionale, il professore Vittorio Silvestrini. Una sequenza di flash-back, per riandare al 1985, allorché nella città partenopea esplosero i depositi di petrolio dell’Agip. Un evento devastante, per il quale la società dell’Eni decise di risarcire la città, allestendo una manifestazione che catalizzasse l’intera cittadinanza, coinvolgendo direttamente Vittorio Silvestrini, che propose l’attuazione di tre progetti, da quello della Musica napoletana, di cui furono protagonisti i fratelli Edoardo e Eugenio Bennato a quello di Napoli sotterranea, per approdare al Festival per la diffusione della cultura scientifica Futuro \ Remoto, il primo svoltosi in Europa nel 1987 appunto e matrice fondante di Città della Scienza. Chiara e semplice, l’idea ispiratrice di Futuro \ Remoto: rendere la scienza e la tecnologia accessibili a tutti, seguendo le modalità divulgative e applicative le più agili possibili. Uno schema, ma soprattutto una visione,con cui Silvestrini si è sempre posto- e si pone- l’obiettivo di liberare la scienza dalle angustie delle torri d‘avorio, divulgandone i valori su scala universale. E il Festival scientifico– il quarto, animato e frequentato da ben 27 mila visitatori- articolato in 12 aree tematiche e svoltosi lo scorso novembre a Bagnoli ha rappresentato la piena conferma dell’intuizione di Silvestrini. E’ l’intuizione, di cui Città della Scienza fa da ampia risonanza, catalizzando visitatori di tutte le età, dai 700 ai 2000 in media giornaliera.
Evidenziato il profilo della Fondazione Idis – Città della Scienza,quale istituzione non profit, nata per iniziativa di scienziati, uomini e donne di cultura, Istituzioni pubbliche e private, Albano il ruolo che la cultura scientifica è chiamata a svolgere per lo sviluppo economico e sociale del Sud, del Bel Paese e dell’Europa; sviluppo che sia armonioso, innovativo e solidale. E’ l’itinerario che corrisponde in pieno allo spirito e alle istanze dell’art. 9 della Carta costituzionale, di cui il ciclo delle attività e delle iniziative di Città della Scienza è una tangibile e concreta testimonianza di realizzazione.
Ampi squarci informativi erano riservati dal giurista all’assetto di Città della Scienza, con particolare attenzione per Corporea il Museo del Corpo umano, il Nuovo grande planetario 3D e il nuovo Incubatore dedicato all’human health, annunciando per il 2020 l’inaugurazione del nuovo Science center, che farà di Città della Scienza da attrattore per almeno mezzo milione di visitatori in media annua. Numeri forti che corrispondono anche a rilevanti ricadute di carattere economico. Uno scenario-evidenziava Giuseppe Albano– in cui si inseriscono le azioni strategiche della Fondazione Idis– Città della Scienza per il programma d’internazionalizzazione del sistema della ricerca e dell’imprenditoria italiana con la Cina.