Nuova tappa del proficuo Viaggio nella Costituzione, promosso e organizzato dal Circolo socio-culturale L’Incontro, con l’approdo – domenica 11 novembre alle ore 10,30- nella Sala consiliare del Palazzo comunale, per focalizzare le valenze – e le proiezioni nell’attualità della società della comunicazione informatica- dell’articolo 34 della Carta fondante dello Stato repubblicano e di democrazia rappresentativa-parlamentare che recita: “La Scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”.
E’ l’istanza, che si è venuta attuando nell’arco di settanta anni, concorrendo all’evoluzione della società – liberata dalla schiavitù dell’analfabetismo ancora piaga sociale diffusa fino agli anni ’50 del secolo scorso – e all’affermazione dei valori della persona umana attraverso le dinamiche educative della Scuola, dagli ambiti dell’obbligo all’Istruzione a quelli della formazione negli Istituti d’Istruzione superiore e nelle Università. Un lungo cammino che colloca l’Italia nello scenario europeo e internazionale con la fisionomia di società democratica libera e matura, con un ben caratterizzato assetto di sviluppo industriale e manifatturiero, di cui la Scuola, intesa come Sistema rappresenta la leva primaria da potenziare ed ampliare.
Alle coordinate del dettato costituzionale sulla funzione della Scuola, presidio della crescita civile e della libera circolazione delle idee, è strettamente connessa la tematica sotto i riflettori domenica. Eccola. “Il diritto sociale allo studio. Il dovere delle conoscenze e delle competenze per la formazione delle giovani generazioni nelle dinamiche della società multiculturale e della globalizzazione digitale”. E’ la tematica che, in particolare, fa risaltare la funzione delle articolazioni della Scuola quale fulcro dell’investimento culturale, etico e civile, che per le giovani generazioni fa da impulso e lievito per l’affermazione del progresso umano e della pacifica convivenza tra uomini e popoli senza distinzioni etniche e razziali e, meno che meno, sociali ed economiche. Sono i percorsi, di cui il Sistema duale dell’alternanza Scuola–Lavoro rappresenta un fattore rilevante per la formazione che coniughi il senso umanistico della vita e la cultura tecnologica in costante innovazione, fatta vivere dalle giovani generazioni nel rapporto diretto con la sperimentazione lavorativa in aziende ben strutturate. E’ il Sistema che costituisce il tratto distintivo delle direttive del Trattato di Lisbona nella prospettiva della costruzione del modello educativo e di formazione con dimensione comunitaria europea, che in Germania si atteggia come modello largamente attuato e collaudato.
A trattarne, saranno la prof.ssa Anna Maria Silvestro, dirigente scolastica del “Masullo-Theti” di Nola, il professore Pasquale Amato, dirigente scolastico del Liceo scientifico “Enrico Medi” di Cicciano, il professore Vincenzo Serpico, dell’Istituto comprensivo “Giovanni XXIII” di Baiano–Sperone, la prof.ssa Giuseppina Ambrosino, dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “Monsignor Pasquale Guerriero” di Avella, e la prof.ssa Luigina Conte, dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “Manzoni” di Mugnano del Cardinale, Sirignano e Quadrelle.