di Gianni Amodeo
Allettanti e innovative, le modalità di programma, con cui la compagnia Mela, tra le più rinomate del vasto e sempre interessante panorama dell’ arte scenica in Campania, ha inaugurato la stagione–2024, indicendo e organizzando la rassegna Vieni una sera a Teatro, rendendosene, al contempo, partecipe. Una sequenza di eventi spettacolari sul palcoscenico del Colosseo, scandendo l’intero mese d’aprile, appena salutato. Una selezione di testi e opere, per rendere omaggio e onore alla commedia, assumendo la forma e la dimensione di una rassegna ben congegnata e studiata, tanto da incontrare il favore del pubblico, con l’ en plein di applausi e riconoscimenti decisamente meritati. Un’ effervescente kermesse, animata da Maschere nude, Arianovateatro – compagnie napoletane – e proprio da Mela, la Stabile che fa riferimento all’ omonima Associazione di promozione sociale, attiva sui versanti socio- culturali sia del territorio che nel contesto cittadino di Avella.
Arape ‘e zitto, nell’ interpretazione fornita da Maschere nude, per la regia di Ernesto Sasso, autore dell’originale testo messo in scena, ricco di venature romantiche; Il diavolo li fa e poi li accoppia, con testo di Stefano Palmucci, musiche inedite di Stefano Russo, proposta da Arianovateatro in elettrizzante e scoppiettante verve, con Rita Pirro, in regia; Il settimo si riposò, ispirata dall’omonimo testo di Samy Fayad, presentata da Mela, per l’ eccellente regia di Franco Pinelli. Sono le commedie, che, per la caratura interpretativa esibita, hanno impresso il marchio di qualità identificativo della rassegna. Una caratura, la cui valenza di affidabile testimonianza e portata spettacolare si ritrova in pieno nella messa in scena de Il settimo si riposò, con cui l’eclettica compagnia della Stabile avellana, ha superato se stessa nei ritmi di linguaggio, battute e cadenze, che le sono peculiari nel tenere la scena. Una briosa e piacevole perfomance, nel raccontare tutto ciò che accade in una qualsiasi domenica di maggio in una qualsiasi e innominata città del Belpaese, nella casa di Antonio Orefice, il vedovo inconsolabile, ma fino a un … certo punto, interpretato da uno scintillante Riccardo D’ Avanzo, attore di … vocazione, oltre che aiuto – regista, animatore e versatile fac– totum di Mela. Una passione vera per il Teatro e per il … sociale, che Riccardo ha sempre ben coniugato con l’attività professionale di esperto e ben stimato funzionario degli Uffici tecnici dell’ amministrazione provinciale di Avellino.
Essenziale e sobrio l’impianto scenografico – allestito da Michele Napolitano service– de Il settimo si riposò, nel salotto con arredo piccolo- borghese, su cui si affaccia la camera da letto di Antonio, con porta, su cui campeggia il cartello E’ domenica. Silenzio. Grazie. Un messaggio di perentoria sintesi … delle paturnie, per dir così, di cui soffre o vive Antonio che, di domenica, non intende affatto essere disturbato, almeno fino a mezzogiorno, restandosene in camera, solo con se stesso e i suoi interessi.
E ne dà … notizia, intenta com’è a rassettare, Gemma, la ciarliera suocera,- con cui Antonio condivide l’abitazione,- interpretata da Annamaria Montuori, agile e perspicace per la leggerezza e prontezza d’intuito, con cui si cala nelle più disparate situazioni di famiglia, volgendole alle migliori soluzioni possibili. Come avviene nella relazione che la nipote Teresina, figlia di Antonio,- interpretata da Carmela Trionfo,- vive da lunghi anni con Gioacchino, a cui dà forma, voce e gestualità il sorprendente Rosario Amato. Un malato … molto immaginario, è ,però, Gioacchino, una farmacia itinerante di pronto-uso per sé e per gli altri, sempre intabarrato e munito di sciarpe protettive di ogni specie e forma, al quale la paziente Teresina e Gemma devono prestare spesso e volentieri sostegno fisico e soccorso psicologico.
E poi il racconto in palcoscenico piega verso il borderline con la storia di Filippo Capurro, il temuto camorrista napoletano, evaso da San Vittore, il carcere di Milano, e che, armato, fa irruzione nell’abitazione di Antonio e vi si accampa ospitalmente per una serie di equivoci e ambiguità. Un intrico di situazioni, al cui centro finisce proprio Gemma, ch’è attratta dal fascino del bel tenebroso, qual è Filippo Capurro, interpretato da Filippo Montano. Ma le invitanti lusinghe di Gemma, neanche scalfiscono il duro cuore del bandito evaso, che anzi si ritrova … alleato del padrone di casa, Antonio, che non riesce più a sopportare la suocera Gemma, con le sue tante ciarle e cicalecci.
Una bella e vivida rappresentazione, arricchita dalle interpretazioni di Saverio Corbisiero, nelle vesti di Donnarumma, il cameriere e aiuto- sarto, loquace, ma non tanto pronto di comprendonio, che vive quasi in simbiosi con Antonio e Gemma, e di Angela Sanseverino, la sollecita e premurosa intervistatrice che predilige il toscaneggiare, dandosi toni sofisticati e accattivanti. E senza tralasciare i ruoli del Maresciallo Persico, Matilde, del professore Notari e dell’ infermiere, messi in scena da Francesco Fusco, Anna Pecchia, Andrea De Carlo ed Emanuele Candela. Davvero una coralità di alto profilo, quella dispiegata dalla compagnia Mela.
Ed il prodigio- è il caso di dirlo- dello spirito amatoriale, con cui si fa Teatro, che è cultura e socialità. Un prodigio che, nella fattispecie, si deve al supporto tecnico di Antonio Sicondolfi e Ernesto Sasso per l’ audio e le luci, con l’organizzazione d’ accoglienza riservata al pubblico, a cura di Umberto Albanese, Rosita Loiola, Francesco D’ Anna, Antonio Capiluongo e Francesco De Stefano. I servizi video si devono a Fotograficamente. net di Salvatore Morelli.
Ed in proposito, c’è attesa per la presentazione e diffusione di Avella Iperbolica, il docu – film realizzato proprio da Morelli con il senso estetico che gli è peculiare. Un’operazione culturale ben concepita e realizzata, che racconta la storia, i monumenti e il paesaggio della città fondata sugli Osci. Un’operazione, di cui una bella ed elegante clip, calibrata sulla Via dei cristiani, all’altezza dell’area della Grotta di San Michele, è stata diffusa qualche settimana fa. Una gemma visiva.