di Gianni Amodeo
Sono piccole realtà, le comunità scolastiche dell’Istituto comprensivo “Giovanni XXIII”, ma di larga e sensibile generosità. Ed hanno recepito in pieno e al meglio le finalità e il metodo operativo della Fondazione Telethon, tra le più rilevanti testimonianze di solidarietà internazionale, nell’informare e nel sensibilizzare la gente comune, per strutturare una congrua e costante azione di sostegno alla ricerca scientifica, funzionale al contrasto terapeutico delle malattie genetiche rare.
E’ davvero una risposta pronta e di ammirevole sorpresa, quella che arriva dai plessi del presidio, diretto dal professore Vincenzo Serpico, sull’asse Baiano–Sperone, permettendo di far concludere in meno di un mese la Campagna di primavera nel segno dell’omaggio canonico di stagione che viene reso in tutte le città, piccole, medie e grandi dalla Fondazione Telethon alle mamme e ai valori familiari e sociali che rappresentano e testimoniano; omaggio simboleggiato dalle pregiate confezioni, contenenti i raffinati e caratteristici Cuori di biscotto. E’ la bella risposta che ha permesso di superare la soglia di oltre mille euro di donazioni, corrispondenti in gran parte a tante piccole offerte fatte da ragazzi e ragazzi e dalle loro famiglie. Un traguardo reso possibile dall’attiva partecipazione e condivisione dei docenti dei plessi coinvolti, nel dare supporto ai volontari di Telethon – coordinati dalla dott.ssa Teresa Milite – ed impegnati nella necessaria e proficua azione informativa sul significato dell’iniziativa nelle classi.
L’obiettivo raggiunto segue quello fatto registrare a dicembre scorso con le donazioni, che superarono la soglia di oltre mille e cinquecento euro nel solo contesto di Baiano , e fa da propizio viatico alla classica Maratona Telethon di dicembre prossimo, a cui farà da prologo, tra settembre e novembre, una serie d’interessanti iniziative, di cui saranno protagoniste scuole e comunità cittadine.
Su queste tracce di promozione della cultura e della prassi della solidarietà si colloca la Giornata della prevenzione delle malattie cardiovascolari, in programma il 26 maggio nei locali del Circolo socio-culturale “L’Incontro”. L’evento coincide con la terza Giornata medica inserita nell’agenda annuale delle attività del sodalizio di via Luigi Napolitano, facendo seguito ai due recenti convegni di informazione e divulgazione, nel corso dei quali sono state focalizzate sia la valenza della sperimentazione di VirOCol il farmaco, messo a punto dal Ceinge di Napoli, per l’innovativo e radicale protocollo terapeutico di contrasto alle problematiche della colesterolopatia sia le gravi criticità generate dall’antibiotico–resistenza, il cui trend in espansione costituisce per la salute umana un fattore di aggressione e pericolo che può assumere non solo i profili dell’irreversibilità, ma anche del … ritorno all’insorgenza e al propagarsi di patologie infettive senza terapia.
Nella Giornata del 26 maggio sarà operativo – con la coordinazione del dottor Nicola Virtuoso, in servizio nel Ruggi–D’Aragona di Salerno e ricercatore universitario- il team di quattro medici specializzati in Cardiologia, assicurando ai cittadini- a titolo di assoluta gratuità– visite di controllo con la diretta consegna agli interessati dei relativi referti degli esiti forniti dalle strumentazioni utilizzate per l’ elettrocardiogramma e l’ecocuore. E’ un team di giovani medici che da alcuni anni viene sviluppando iniziative di valenza solidale, nell’area metropolitana di Napoli e in provincia di Salerno. Un team di giovani specialisti che opera con discrezione e assiduità sul complesso fronte della prevenzione.
In questo quadro sarà opportuno rilevare che le malattie cardiovascolari continuano ad essere in assoluto la prima causa di morte in Italia e in tanti altri Paesi del mondo. E le statistiche indicano che ogni anno sono responsabili di 17,5 milioni di morti premature. In particolare, in Italia 127 mila donne e 95 mila uomini muoiono per malattie cardiovascolari, e molte di queste morti si registrano prima dei sessanta ani di età. Emerge, tuttavia, un altro dato, in questo caso incoraggiante: negli ultimi 11 anni, in Italia i tassi di mortalità si sono ridotti di oltre il 35%. Di certo, la prevenzione – primaria e secondaria- costituisce un’arma essenziale, con cui è possibile far decrescere le diverse patologie che colpiscono il cuore e il sistema cardiocircolatorio.