di Gianni Amodeo
Obiettivo normalità per l’anno scolastico che inizierà il 14 settembre e sono in piena mobilitazione le dirigenze degli Istituti, per mettere a punto la mappa degli spazi, ambienti e laboratori didattici disponibili. E’ l’operazione funzionale al loro utilizzo,applicando e osservando in dettaglio le stringenti disposizioni di prevenzione e contrasto al coronavirus, così come sono previste dai protocolli di sicurezza sociale e di distanziamento, sia all’interno dei plessi che all’interno delle comunità di classe specie per i controlli sull’osservanza della distinzione da fare tra il metro statico e il metro dinamico nella disposizione dei banchi, chiamando in causa direttamente la capacità d’ auto-controllo e di vigilanza dei ragazzi, delle ragazze e dei docenti.
Sono passaggi dovuti e doverosi, in gran parte compiuti o in via di conclusione, per rimettere sulla carreggiata della normalità il sistema–Scuola e tutto ciò che rappresenta per le famiglie, la società e lo Stato dopo la crisi sanitaria generata dal coronavirus. E, allo stato della ricognizione finora compiuta, sul territorio dell’ Unione intercomunale dell’Alto Clanio, non si profilano,in complesso, particolari problematiche. Ed eccone una prima carrellata, con primo step per i plessi dell’ Istituto comprensivo “Giovanni XXIII”, operanti a Baiano e Sperone.
“ Non sono emerse particolari e gravi situazioni di criticità nelle ricognizioni fatte in tutti plessi- afferma il professore Vincenzo Serpico, a cui è affidata la dirigenza del “Giovanni XXIII”- e, grazie alla stretta sinergia con i responsabili degli Uffici tecnici comunali e i sindaci Montanaro e Alaia sono state anche superate piccole difficoltà logistiche. E’ un quadro che pone le condizioni di una ripresa ordinata e spedita delle attività didattiche curriculari ed extracurriculari, per le quali è programmata la piena operatività fin dal 14 settembre- aggiunge Serpico– senza che si debba fare ricorso ai temuti doppi– turni nelle 54 classi di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado che formano le articolazioni dei plessi di Baiano e Sperone”.
Sul piano dell’organizzazione didattica per il piano di offerta formativa, importanti sono le novità, con il “Tempo pieno” garantito per quattro classi della Scuola primaria nel plesso di via Scafuri, a Baiano, mentre per tre classi del plesso della Scuola media “Alda Merini” di via de’ Funari, a Sperone, le attività didattiche si svolgeranno con il “Tempo prolungato”. Sono rilevanti novità, che potenziano e migliorano la qualità dei servizi scolastici E con il riassetto logistico di utilizzo degli spazi–aule e spazi– laboratori, e con le classi ridimensionate nei numeri dei componenti secondo i protocolli di sicurezza anti coronavirus, si amplia l’organico del personale docente, degli uffici amministrativi e dei servizi; organico, per il quale è stata già formulata la specifica istanza al competente Ufficio scolastico provinciale di Avellino.
Si profila così il necessario cambio di passo per l’attesa e ben auspicata normalità, che assimila e fa proprie le importanti esperienze della Didattica a distanza, sviluppata nei mesi dell’emergenza pandemica e che con le “ video–lezioni ha portato e fatto vivere Scuola in casa e tra le famiglie”, svolgendo l’importante e proficua funzione integrativa d’arricchimento creativo della Didattica in presenza e, come tale, da non dismettere affatto. Ed è ben chiaro che se la Didattica in presenza costituisce il metodo necessario e primario da praticare per la didattica incisiva, la Dad con la connettività diffusa ed efficiente su tutti i territori rappresenta il classico valore aggiunto, di cui il sistema-Scuola può soltanto avvalersi, per potenziare e ampliare al meglio il suo raggio d’azione conoscitivo, favorendo i processi di espansione e sviluppo generale della digitalizzazione. E nel “Giovanni XXIII” della Dad, s’è fatta una positiva e proficua esperienza tra marzo e maggio- com’è del resto avvenuto nella gran parte delle Scuole italiane- grazie al civico volontarismo dei docenti e in virtù delle dotazioni di Pc e Tablet forniti ai ragazzi e alle ragazze dal Ministero della Pubblica Istruzione. Un contesto significativo, in cui va ricordata la donazione delle circa trenta, tra unità tecnologiche e postazioni informatiche fisse, fatta a marzo scorso proprio al “Giovanni XXIII” dall’ingegnere Biagio Morelli, stimato libero professionista attivo sul territorio. Un atto di liberalità che gli fa onore. E ne va dato atto e merito.