di Lucio Ianniciello
Quarta sconfitta consecutiva per Avellino, Vucinic rende merito agli avversari: “Complimenti a Sacchetti e a Cremona, sono riusciti a contenere la nostra rimonta”. I lati positivi per la Scandone ci sono stati ma non sono bastati: “Buone giocate, la difesa ha tenuto ma l’intensità di tutto il match doveva essere quella dei 7-8′ finali”. Il prosieguo e’ impegnativo: “Ci aspettano allenamenti duri, dobbiamo rivedere qualcosa dal punto di vista tecnico”. Un accenno anche al prossimo match: “Non siamo contenti ma abbiamo giocato contro una buona squadra, ora pensiamo a Le Mans. La qualificazione in Champions e’ un obiettivo difficile, loro sono campioni di Francia. Spero ci vengano a sostenere in tanti”.
60 punti dal quintetto, solo 2 dalla panchina: “Ndiaye e Silins ritornavano a giocare dopo un mese, Campogrande ci
ha dato tanto. Non voglio fare differenze tra titolari e panchina”. Caleb Green ha messo a referto 21 punti, ma troppi liberi sbagliati: “Caleb non e’ stato fermo per tanto tempo, la forma c’è ma non era al massimo. Non e’ da lui sbagliare così tanto dalla lunetta”. Poi analizza nel complesso: “I rimbalzi offensivi sono stati un problema, abbiamo peccato ai tiri e perso tante palle”. L’assenza di Nichols pesa eccome ma Vucinic, pur ammettendo questo dato, non cerca alibi: “Nichols e’ la spina dorsale, dovremo abituarci. Abbiamo talento e lo dimostreremo mercoledì”. Così chiude: “Non credo che ci sia stata mancanza di energia, ma nervosismo e fatica nell’uno contro uno. L’aspetto difensivo e’ stato buono, a parte sui tiri di Diener. Un pizzico di stanchezza non e’ mancata”.
