di Lucio Ianniciello
Avellino vince alla grande gara 1, un +18 che la dice lunga sull’andamento del match. Devastante il fattore Fesenko, 24 punti e 9 rimbalzi offensivi, in doppia doppia ci va Ragland con 10 punti e ben 10 assist. Reggio non ha retto alla veemenza avellinese, nel secondo tempo il divario si è ampliato. Deficitarie, di contro, le prestazioni di Cervi e Della Valle. La scelta della montagna ucraina a scapito di Shawn Jones ha pagato, quest’ultimo non al meglio per un problema alla spalla. Tra due giorni di nuovo in campo per gara 2.
Reggio Emilia si presenta al DelMauro con questo starting five: Aradori, Polonara, Della Valle, il play De Nicolao e l’ex Cervi. Avellino con Ragland, Logan, Cusin, Thomas e Leunen. Un minuto di silenzio per Paolo Pagliuca e il fratello di Joe Ragland, scomparso prematuramente, oltre a coach Mario De Sisti, di cui Sacripanti è stato anche assistente. Subito grande equilibrio sul parquet, 6-6 dopo 4′, la giocata Logan – Cusin strappa applausi, la prima tripla arriva con Thomas. Avellino ci dà dentro, il parziale di 10-0 lo certifica. Anche Cusin la mette dai 6,75. E’ Kaukenas per Reggio a fermare l’emorragia. Sacripanti inserisce Fesenko e Randolph, l’ucraino dalla lunetta fa 1/2. Il primo quarto si chiude sul 17-10. Julian Wright è già al terzo fallo, Needham infila la bomba. Bella lotta sotto i tabelloni tra Cervi e Cusin, il pick and roll tra Ragland e l’ex cremonese fa cascare nel secondo fallo Needham. Reggio però c’è e con la tripla di Aradori si porta a -5 (23-18). Avellino ritrova il post basso con Fesenko, altro allungo anche grazie alle scorribande di Ragland, 29-19 e time out Menetti. L’ucraino continua a portare dividendi, un rebus per gli emiliani marcarlo. Si chiude un occhio se pecca dalla linea della carità. La Scandone con la zona tiene a bada gli avversari, a fine tempo Polonara non completa un gioco da tre. Il roster di Sacripanti è sul +13 (38-25). Per Fesenko 12 punti e 4 rimbalzi.
Si ricomincia con la tripla di Thomas, quarto fallo per Wright e terzo per Cusin. Spettacolo al DelMauro con due bombe consecutive firmate Polonara e Logan, poi lo stesso Polonara si appende al ferro, emulato da Fesenko. Avellino macina, 50-34. Anche Randolph fa centro da oltre l’arco, Menetti deve fare qualcosa contro una Scandone formato rullo compressore. Belle le esecuzioni reggiane, per esempio il rovescio di Wright su imbeccata di Della Valle, ma Fesenko è una montagna che travolge tutti. Sulla sirena tre tiri liberi per Reggio, Aradori fa l’en plein per il 57-46 del 30′. Logan e il centro ucraino mandano in tilt il sistema difensivo della Grissin Bon, parziale di 7-0 per il time out di Menetti. Kaukenas trova la bomba, Aradori pure, il solito Fesenko non ci sta, ma ora Reggio cerca in qualche modo di risalire la corrente. Mancano 5′ alla fine, Della Valle perde una palla sanguinosa, Logan va a realizzare e per i reggiani è notte fonda. Le giocate di Wright rubano l’occhio, ma Avellino fa quello che vuole, tripla di Logan, Ragland infierisce (74-58). I buoi sono ampiamente scappati dalla stalla, applausi per Cusin dopo una bella schiacciata. Viene fischiato un tecnico a Logan dopo una stoppata al limite del regolamento di Kaukenas. Quinto fallo per Needham. Reggio è asfaltata in gara 1, il finale è 82-64.
SIDIGAS AVELLINO – GRISSIN BON REGGIO EMILIA 82-64 (17-10, 21-15, 19-21, 25-18)
Avellino: Zerini 1, Ragland 10, Green 2, Logan 17, Esposito L., Leunen 3, Cusin 8, Severini, Randolph 5, Fesenko 24, Thomas 12, Parlato. Coach: Sacripanti.
Reggio Emilia: Aradori 14, Needham 6, Polonara 10, Reynolds, Della Valle 4, De Nicolao 4, Kaukenas 9, Cervi, Wright 15, Williams 2. Coach: Menetti.
Arbitri: Begnis – Lo Guzzo – Paglialunga.