Archiviata la Coppa Italia la Sidigas Avellino si prepara all’anticipo delle ore 12.00 contro la Germani Brescia. La neo-promossa in seria A ha dimostrato in più occasioni di sapersi confrontare al meglio contro le “grandi” del campionato, soprattutto in casa. Coach Sacripanti commenta così la prossima sfida: “Ci attende una partita molto difficile su un campo importante come quello di Brescia, una squadra che sta ottenendo degli ottimi risultati. Si tratta di un campo infuocato, una nuova realtà piena di entusiasmo. Nonostante sia una neopromossa, Brescia ha un roster esperto. Luca Vitali è il centro del loro gioco con 8 assist di media a partita, la sua regia è particolare, con la sua altezza, i suoi giochi di pick and roll e la sua leadership riesce a mettere in ritmo Moore, Moss e Landry, ma anche i giocatori della panchina. E’ una formazione con un’identità precisa, un proprio stile di gioco, una difesa che si aggiusta a seconda dell’attacco avversario e tanta, tanta energia. Sappiamo che ci aspetta una gara importantissima contro una squadra che in Coppa Italia poteva arrivare in finale, un po’ come tutte del resto per come sono andate le Final Eight, sarà un esame molto difficile.”
In casa Scandone prima settimana di allenamento per il nuovo acquisto, David Logan. Il tecnico biancoverde spiega il processo di inserimento del neo giocatore all’interno dei propri schemi di gioco: “Siamo in un momento particolare perché c’è l’inserimento di Logan, ci sono in corso degli aggiustamenti sui nostri giochi, sia difensivi che offensivi. Dobbiamo rivedere i nostri giochi e tutto ciò che abbiamo creato fino ad ora va cambiato. Queste modifiche ci porteranno a commettere qualche piccolo passaggio a vuoto, ma spero che questo accada il meno possibile. Allo stesso tempo era la settimana giusta per poterlo fare perché avevamo a disposizione un po’ di giorni, inoltre, era assolutamente necessario mettere in condizione il nuovo arrivato di poter esprimere tutto il suo potenziale. Spero che David ci porti quello che mancava, ovvero, l’estro di una guardia che può tirare in uscita dai blocchi e che può giocare un isolamento nel creare qualche situazione nuova, anche fuori dagli schemi. E’ evidente che l’arrivo di un nuovo atleta in quel ruolo porti qualche piccolo scompenso, ma è anche uno stimolo a far meglio e a lottare per conquistarsi il posto. Nessuno, anche se poi in verità lo sarà, dovrà sentirsi depredato dalla sua posizione, siamo professionisti e queste dinamiche fanno parte del gioco”.