Si avvia alla conclusione la settimana di lavoro per i lupi. Ci sono state difficoltà che hanno accompagnato la squadra nella preparazione del match, ma il tecnico biancoverde chiama i suoi all’ennesima prova di forza, dopo la vittoria contro Brindisi.
Alla vigilia della trasferta di Bologna, nella consueta conferenza pre gara , Stefano Sacripanti esordisce dicendo: “Purtroppo ho cantato vittoria troppo presto. È stata la settimana più difficile negli allenamenti, Pini non si è ancora aggregato al gruppo ed ha lavorato solo col preparatore, Green è ancora fuori e Blums non si è allenato. Speravo che la settimana fosse più proficua sotto questo aspetto, non siamo riusciti a lavorare in maniera costante, così come avremmo voluto. Abbiamo, comunque, ancora due giorni per preparare la gara. Lavoriamo su alcuni concetti tecnici per affrontare un campo duro, dove è caduta anche Sassari. Dovremo gestire i ritmi nel migliore dei modi, senza farci aggredire troppo. Contro Brindisi siamo stati abbastanza bravi, speriamo di esserlo ancora di più in trasferta, cercando di non avere break negativi e di portare a casa i due punti anche se in emergenza”.
Nel corso della conferenza si è parlato anche di mercato, il coach dei lupi traccia l’identikit del giocatore che dovrebbe arrivare: “A noi serva un’aggiunta il prima possibile, su questo non c’è alcun dubbio. Bisogna adeguarsi al mercato, senza violentare una squadra che sta crescendo e migliorando sotto tutti gli aspetti, alla luce di un’anima tecnica ed un forte senso di appartenenza. Nicola sta lavorando molto attivamente, io spero di poter disporre di un giocatore per l’inizio della prossima settimana. L’importante è che arrivi un atleta che sia pronto all’uso e che capisca le situazioni senza dovergli fare scuola per due mesi. Per quanto riguarda Taurean Green, intanto è stata scongiurata l’ipotesi di un infortunio gravissimo. Adesso è rientrato a casa e probabilmente oggi verrà a farci visita, poi valuteremo in un secondo momento: l’intenzione però è quella di non cambiare tanto la struttura, inserendo un playmaker che possa giocare in sostituzione di Green e poi vedere quest’ultimo quando può rientrare”.