di Lucio Ianniciello
La Scandone cercherà di interrompere la striscia di 4 sconfitte consecutive, domenica alle 18 ancora al PalaDelMauro arriverà Corato. De Gennaro descrive così la squadra pugliese: “Quelli che abbiamo incontrato sono tutti roster più esperti di noi, il 90% è completo con i senior. Corato e’ così. Ha collezionato 3 vittorie e 3 sconfitte. Sono pericolosi sugli esterni con Stella e Grilli ma bisogna stare attenti anche ai due colored. Sotto le plance c’è Brunetti, atipico, esce fuori e cerca il canestro. Un cinque o quattro e mezzo. Un’altra atipicità e’ che giocano spalle a canestro con Stella e Grilli, i lunghi si allontanano un po’. Hanno tanta energia, in casa possono contare su un folto pubblico e anche in trasferta la squadra e’ seguita abbastanza. Può fare solo bene”. Ecco invece la situazione in casa Scandone: “Settimana positiva per noi, Bianco ha ancora problemi fisici. Un mezzo allenamento ieri, ne fara’ altri e poi valuteremo. De Leo ha la febbre, tonsillite forte. Vedremo come risponderà alle cure del nostro staff medico. Abbiamo aggiunto Giulio Dushi, lungo interessante. Importante per dare respiro a Locci, abbassare il suo minutaggio”.
Poi racconta qualcosa di bello che e’ accaduto in settimana: “Il Presidente e’ venuto martedì per fare un incontro con la squadra, ha fatto capire soprattutto a quelli provenienti da altre Regioni cosa e’ la Scandone, le sue origini, la prima denominazione, Forza e Coraggio, quindi Felice Scandone. Una cosa forte e significativa, i ragazzi hanno percepito il valore che ha la società e quello che devono fare in campo. Ho visto un impegno più forte. Negli allenamenti non mi preoccupo, nei momenti di difficoltà delle partite subentra un problema psicologico, ci disuniamo, giocando da ragazzini. Bisogna essere attenti a tutto. Ho fornito loro degli input per farli stare più tranquilli. Devo mixare bene l’inesperienza di molti con l’esperienza degli altri”. A proposito di quest’ultimo concetto, precisa: “L’esperienza l’ha fatta da padrona, tranne Luiss Roma e Stella Azzurra. Il gap che c’è lo dobbiamo ridurre. E’ chiaro che i ragazzi sono stati catapultati in una realtà diversa e stanno cercando di imparare”. I problemi sussistono a livello di gioco, di chimica di squadra, di conoscenze: “Tatticamente ci vuole tempo quando aggiungi qualcuno. Se saremo in difficoltà, spero di no, ho pensato a una difesa particolare”. Si chiude con Hugo Erkmaa: “La prima settimana e’ andata. Deve stare tranquillo, e’ comunque un ’99. Non ha le spalle larghissime. Gli chiedo cose importanti sulla gestione, su come innescare i compagni, se arrivano anche le giocate individuali bene”.