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di Lucio Ianniciello
Amareggiato Ondo Mengue dopo la sconfitta al fotofinish contro Ruvo di Puglia: “Sono senza parole, dobbiamo cercare di svoltare. Non si può andare avanti così. Io devo essere più incisivo, i giovani devono migliorare. Non ci sono scuse. Il problema non è il coach che fa il possibile. Ci mette a disposizione la sua esperienza, ha voglia di fare. Sono dispiaciuto”. I parziali subiti nel primo e terzo quarto hanno pesato: “Non me li spiego. Quello che abbiamo qui non ce l’ha nessuna squadra in B. Dobbiamo svegliarci”. Si è in attesa dello sblocco tesseramento per i nuovi Stanzani e Marchetti: “Hanno voglia, si mettono a disposizione. Continuo a credere nel progetto”.
I 32″ finali hanno condannato la Scandone, in quel frangente si era sul 67-67. Sempre nell’ultimo quarto si era impattato sul 59-59: “Nel basket vince chi sbaglia di meno. Nell’ultimo possesso loro sono stati bravi, Laquintana ha indovinato il canestro. Il coach ha scelto i 5 piccoli, voleva maggiore aggressività”. Smonta la tesi dell’eccessivo minutaggio che lo logorerebbe: “Ho sentito questo discorso. Non mi ritengo stanco, mi alleno 6-7 ore al giorno. So come affrontare certe situazioni. La verità è che dobbiamo stare più attenti. Facciamo questo lavoro, può essere normale essere stanchi. È vero, ci sono state 5 partite in 2 settimane. Si deve riuscire ad avere un rapporto con la fatica”.