E venne il giorno del duo Sacripanti – Alberani. Il coach e il ds sono stati presentati stasera alle 18 presso la sala stampa del PalaDelMauro. Nella prima foto sotto, l’azionista Malzoni, appunto Sacripanti e Alberani, il Presidente Sampietro e il patron De Cesare. Ad aprire l’attesa conferenza stampa è Sampietro che da’ l’in bocca al lupo ai nuovi protagonisti e ringrazia la Sidigas.
Coach Sacripanti riferisce dell’incontro a Napoli con De Cesare dopo l’impegno con la Nazionale Under 20 e subito si sofferma sulla nuova avventura che sta per intraprendere: ” E’ un grande stimolo per me. Piazza di passione. Squadra da ricostruire. La voglia e la motivazione ci sono. Il ds Nicola Alberani è molto competente, la squadra è tutta da fare ma sarà importante la chimica”. Poi il nuovo coach avellinese parla di mercato: ” In maniera generale abbiamo cercato di capire chi era libero e chi no. Gli italiani sono merce rara, sono gia’ tutti piazzati, molti in A2. Ci sono delle gerarchie e priorità, anche la Summer League da’ possibilità”. Come lavorare? Sacripanti non ha dubbi: “Bisogna cominciare ad avere punti di partenza. La squadra deve allenarsi con intensità. A me piace lavorare con i giovani”. Sulle tempistiche il coach da’ qualche anticipazione: ” Per lo staff ci confronteremo, tra un paio di giorni lo decideremo, poi faremo sei – sette settimane di preparazione”. Lo spirito del gruppo è fondamentale: “ Se i giocatori danno tutto, va bene. Sarà una squadra nuova. Aggregazione, appartenenza e per fortuna ci sono i tifosi”. Sacripanti, che già ha allenato in Campania a Caserta, non nasconde che anche quella con i cugini è stata una bella esperienza come l’ultima a Cantu’. Obiettivi: ” Le final eight e i play off. Proviamo ad allestire una squadra competitiva. Bisogna sperare di arrivare il più in la’ possibile”.
Il ds Alberani si presenta ringraziando la platea e affermando che la presenza numerosa di tifosi e stampa è vera e propria benzina. L’ex Roma colpisce subito per una dichiarazione: “ Sarà importante il senso di famiglia, la gente ci tiene e i cestisti devono sapere cosa vuol dire indossare la canotta Scandone”. Poco male se si parte da zero, anzi un vantaggio per Alberani: “Una grossa opportunità fare tutto da capo, liberi da scorie. Vero, può essere un pelo tardi ma sono carico a mille, le emozioni sono la benzina”. Rincara la dose: “Il lupo è un animale non sempre bello ma affamato, così dovremo essere noi”. Poi si affrontano questioni tecniche unite al mercato: “Andremo verso il 3+4+5, le priorità saranno giocatori che ci piacciono. Non prenderemo cestisti che nell’ultima stagione hanno militato con Cantu’ e Roma. I giocatori non sono scarsi ma sono a volte mal collocati. Basta fare l’esempio di Wanamaker, messo alla berlina con il soprannome “Wanna Marchi” e poi rivelatosi determinante come due stagioni fa a Pistoia”. Alberani ha insistito sull’importanza dell’ambiente oltre ad affermare di essere pronto a portare qualche novità. Un pensiero va anche al triste esito della società capitolina: ” Ringrazio Roma, ci son rimasto male per il fallimento ma Avellino mi farà dimenticare questa delusione”.
De Cesare, il patron, da’ la scena ai due nuovi arrivi ma interviene quando è chiamato in causa: “Alberani è stato sempre il primo nome. Sacripanti ha sorpreso per determinazione, spontaneità oltre che per approccio diretto e semplice”. Poi suona la carica: ” Lo spirito irpino sul parquet, prima di vincere l’importante è che si combatta. Il lupo ha l’istinto e sa che deve fare il suo dovere”. Discorsi anche sul budget: ” Il budget è stato determinato con largo anticipo e non ora. È anche oggetto di negoziazione. Noi non mettiamo becco nell’ambito sportivo“. Poi una considerazione su quello che è stato: ” I risultati sono in linea, prima se il decimo posto era un miracolo, ora è una delusione. È mancato qualcosa, come comprar la macchina e non pensare alla manutenzione. Bisogna combattere, la squadra deve essere seguita. La delusione inoltre è stata accentuata dalla chance che c’è stata, non sfruttata”.
Tutto si chiude con un bel brindisi, buon lavoro Scandone!
Lucio Ianniciello