di Lucio Ianniciello
Non sono passate inosservate le statistiche in Scandone – Olimpia dell’altro ieri ma quello che è risaltato in modo più evidente sono state la fisicità, la forza, la quadratura, la tecnica delle scarpette rosse e l’assenza del play Taurean Green per i biancoverdi. Duro è stato il compito per Blums e Acker in cabina di regia. Il lettone tuttavia ha risposto con 6 assist e 12 punti, l’ex Limoges invece si è inevitabilmente snaturato e ha perso 4 palle, più di tutti insieme a Lafayette. Ma non si può buttare la croce addosso ad Alex anche se la prova è stata insufficiente. La difesa milanese è stata eccellente e ha costretto la Scandone a improbabili e forzati tiri. Superiore l’Olimpia, coach Sacripanti ha battuto anche sulle rotazioni avversarie che a suo dire hanno fatto la differenza, è proprio vero. Basta considerare che la panchina irpina ha fatto segnare il 25% dei punti totali mentre i meneghini hanno addirittura pescato di più dalla panchina (57, 8%) che dal quintetto base (42,2%). La rottura dei giochi avellinesi è stata una costante, Lafayette (3 triple nel primo quarto), la sfuriata di Gentile che ha ricacciato indietro la Sidigas sul -5 (39-44) e l’mvp Simon (doppia doppia, 21 punti e 10 rimbalzi oltre a 27 di valutazione) hanno messo in ginocchio la squadra di casa. Superiore anche a rimbalzo Milano, 44 a 29. Questo dato, a detta di coach Repesa, era abbastanza scontato.
Per la Scandone ancora deficitarie le prestazioni di Veikalas e degli ex canturini Buva e Leunen. Ecco, i tre ragazzi appena citati devono darsi una mossa, sempre sotto la sufficienza nelle prime tre gare di campionato. Bisogna mettere forza, acquistare malizia, essere più cattivi. Questo lascia in dote la gara contro Milano. A livello di condizione si deve crescere tanto, ma, dopo le due corazzate Reggio e Milano, affrontate a stretto giro di posta dopo l’esordio vincente contro Pesaro, si ritorna ad affrontare una gara si’ difficile ma non proibitiva contro Pistoia. I toscani di coach Esposito sono a punteggio pieno, vero, non vestendo però i panni dello spauracchio. Una gara che è sicuramente più importante di quella contro Milano, proprio perché si riequilibrano le forze in campo. Per questo motivo, nonostante l’ecografia per Taurean Green risultata pulita nel pregara contro i meneghini, si è preferito lasciarlo in panca. La Scandone dovrà meditare sugli errori e battere sui punti di forza: il tiro da oltre l’arco e l’esperienza, caratteristiche annullate dal roster di Repesa.