di Lucio Ianniciello
La risposta di Avellino alle difficoltà finanziarie, all’addio di Cole, all’infortunio di Ndiaye, e’ stata importante, prima battuta Sassari e poi Torino. Il 30 dicembre in Irpinia arriva la corazzata Milano, la più forte di tutte e manco a dirlo prima in classifica. Vucinic ribadisce la valenza dell’avversario di domenica: “E’ una squadra molto forte, può arrivare alle final four di Eurolega, roster molto profondo. E’ una partita difficile per chiunque, non solo per noi”. Prosegue: “Siamo concentrati su noi stessi, giova testarci con un team del genere. Daremo tutto in campo, per noi, per la societa’ e per i tifosi”.
La piaga delle defezioni non puo’ durare a lungo, in piu’ il blocco del mercato non aiuta: “Anche Torino ha un roster profondo, stiamo lavorando in termini di minutaggio soprattutto su gente come Campani e Campogrande che non hanno giocato. Spizzichini sta recuperando dal virus influenzale. Lavoreremo per preservare la squadra, dobbiamo essere più forti mentalmente. In una stagione ci sono alti e bassi, abbiamo un roster preparato ma deve essere rafforzato. Spero nel recupero degli altri cestisti e nella risoluzione dei problemi finanziari”.
Il cuore e’ stato determinante nelle ultime due vittorie, la scoppola di Trieste ha fatto suonare la sveglia: “Sono grato e orgoglioso per l’impegno che ci hanno messo i ragazzi ma siamo ancora sotto pressione, con la quale dobbiamo convivere ancora un po’”. Gli ultimi accadimenti hanno fatto venir fuori prepotentemente gente come Keyfer Sykes: “La pallacanestro e’ strana e divertente. Alcuni giocatori riescono a dare il meglio in certe situazioni, e’ questione di chimica. Sykes e’ stato responsabilizzato, ha avuto più minuti, e’ una brava persona e spero continui su questa scia”. Da gennaio riprendera’ il doppio impegno, non facile per un roster ridotto all’osso: “Questa situazione l’abbiamo già vissuta nel girone d’andata, non è semplice giocare con 7-8 elementi, allenarsi e tenere impegni ufficiali 2 volte a settimana”.