di Lucio Ianniciello
Il tempo sta scorrendo inesorabilmente. Il 2 settembre dovrà essere versata la quota di 40.000 euro affinché la Scandone possa disputare il campionato di Serie B. Pura utopia. Ormai si va verso la liquidazione. Ieri gli Original Fans si sono recati a Napoli per incontrare De Cesare, nessuna rassicurazione dal patron Sidigas. La LNP ha cominciato a martellare di chiamate la dirigenza, nessuna risposta. Chiaro che ora bisogna dar conto alla gente, ad una passione che dura da 71 anni e rischia fortemente di scomparire.
Eppure ci potrebbe essere un’altra bomba a fil di sirena per evitare un anno senza basket che comporterebbe comunque il sacrificio della matricola e della denominazione. Pare proprio l’unica via rimasta, vale a dire quella della wild card. Una ipotesi già presentata dalla LNP in segno di rispetto verso un club glorioso come la Scandone, 71 anni di storia e ultimi 19 anni filati in Serie A1. Oggi ha parlato il sindaco Festa che ha ricevuto i dipendenti del club cestistico presso il Comune. Con i 20.000 euro versati aveva consentito che la Scandone non morisse già qualche mese fa, purtroppo non e’ stato dato seguito. A questo punto, in vista della scadenza del prossimo 2 settembre, il primo cittadino potrebbe contattare il Presidente Petrucci per la riproposizione della questione wild card. I vertici della pallacanestro potrebbero accettare di buon grado la soluzione, un triste rimedio per i sognatori e l’unica strada percorribile per i pragmatici, anche per cercare di evitare che un altro campionato sia composto da un numero dispari di squadre come già la Serie A1, fatto imputabile chiaramente alla Scandone. Saranno giorni caldi, ormai gli alibi dei lodi non reggono piu’. Il Comune di Avellino ha inoltre bussato in casa Sidigas per un credito di 500.000 euro. E’ l’ora che si chiuda il cerchio e si getti la maschera, i silenzi e la mancata chiarezza devono cedere il passo.