Una serie combattutissima che dà ragione a Reggio Emilia, seconda finale di fila dopo quella persa l’anno scorso contro Sassari. Avellino esce a testa altissima, i ragazzi di Sacripanti solo per poco non riescono ad alimentare il sogno. Buva e Nunnallly mettono a referto 22 e 23 punti, distribuzione più equa in casa reggiana. Sempre avanti Reggio ma sempre attaccata la Scandone, il -3 a 2′ dalla fine testimonia quanto sia stata dura per la Grissin Bon. Un 4-3 molto divertente, mai ribaltato il fattore campo. Una stagione indimenticabile per la Scandone, applausi a scena aperta, ma ne siamo sicuri, non finisce qua, un bel trampolino.
Reggio Emilia è priva di Gentile e Veremeenko, Silins si riprende il posto nello starting five, Lavrinovic centro, De Nicolao, Kaukenas e Aradori. Sacripanti ripropone Acker guardia titolare. Si parte contratti, si segna poco. Dopo 5′ 6-6, Kaukenas dà il seguito al 2+1 di Lavrinovic. Due falli per Cervi e Silins, Green rende pan per focaccia alla tripla di Lavrinovic, Sacripanti ricorre al doppio play. Nunnally buca la retina reggiana, non solo dalla linea della carità ma la Sidigas ha difficoltà a segnare, +7 Grissin Bon (20-13). Il primo quarto si chiude con due liberi di Golubovic dopo che Ragland aveva colpito in penetrazione, 24-17. Il 33 a 10 di valutazione fa pendere la bilancia dalla parte di Reggio. La situazione si fa dura in casa Scandone, tripla di Della Valle per il 29-17. Buva continua a sbagliare sotto i tabelloni, arriva però la bomba di Leunen, la difesa avellinese deve far meglio. Risale la corrente Buva e con lui la Scandone, schiacciata e semi gancio vincente. Time out Menetti sul 33-26. Il tap in di Leunen è controbattuto da una tripla di Polonara, Della Valle riporta la Reggiana in doppia cifra di vantaggio (38-28). Avellino reagisce, gran passaggio di Acker a Buva per il canestro del croato, Ragland non sbaglia ai liberi, 40-36. Lavrinovic, imbeccato da Della Valle, sigla il 42-36, punteggio con il quale si va all’intervallo lungo.
Subito Kaukenas si fa sentire con 4 punti di fila, tengono botta Acker e Ragland, a quest’ultimo viene fischiato un tecnico. Aradori firma la tripla, Avellino risponde con il pick and roll, Buva fa 2 falli in un amen, tre complessivi. La Scandone ritorna a -4, Ragland trova un angolo impossibile e Cervi fa 2/2 (52-48). La Grissin Bon perde una palla sanguinosa, Avellino non sfrutta l’errore e Lavrinovic infila una tripla. Per il centro reggiano terzo fallo, Nunnally è infallibile dalla lunetta. Aumentano le palle perse da entrambe le parti, peccato che Aradori metta dentro la palla del +6 Reggio al 30′ (61-55). Ultimo quarto subito concitato, arresto e tiro per Cervi, l’extrapossesso reggiano porta ad una mortifera bomba di Della Valle (64-57), Polonara e Silins per il +11. La tripla di Nunnally ridà speranze alla Sidigas, Buva le alimenta dalla lunetta (69-62), ma Silins le smorza con un tiro da tre. E’ proprio l’ala forte lettone a salire in cattedra, ma c’è un’altra magia di Nunnally, -5 Avellino. Ci pensano Lavrinovic e Kaukenas a ristabilire le distanze, la Scandone non ci sta e ritorna alla grande in partita con la bomba di Leunen (77-74). Mancano 2′ 10”, Kaukenas coplisce da tre, Ragland e Buva costruiscono l’80-76. Il tempo scorre, Aradori dà il +6 a Reggio Emilia. Non ci voleva una palla toccata da Nunnally che dà il possesso agli emiliani, 11” alla fine. La stoppata di Polonara su Nunnally e i liberi di Kaukenas consegnano la finale a Reggio Emilia che si impone 85-80.