di Lucio Ianniciello
Avellino battuta, la serie in semifinale se l’aggiudica Venezia per 4-2. Una stagione molto positiva per i lupi, giustamente tributata dagli applausi del Del Mauro. I reyerini non rubano niente e si vanno a giocare la finale per il titolo di campione d’Italia con Trento, prima volta per entrambe. Il secondo quarto ha fatto scappare Venezia, mani caldissime per gli uomini di De Raffaele. Il disperato tentativo di rimonta della Sidigas non è bastato. La novità di gara 6 è l’inserimento per la Scandone del lungo Jones al posto di Levi Randolph, deficitario in questa serie. Avellino con il collaudato quintetto: Ragland, Logan, Thomas, Leunen e Fesenko. Venezia con Haynes, Bramos, Stone, Peric e Batista.
Si parte con il 2/2 di fesenko dopo fallo di Stone. Subito lotta tra il centro ucraino e Batista che restituisce il 2/2 dalla linea della carità. La prima bomba è di Leunen, Haynes rende pan per focaccia (5-5). I due falli di Leunen catapultano sul parquet Zerini che fa la sua parte dalla lunetta, Jones rileva Fesenko. La nuova parità la firma Haynes dai 6,75 (11-11), micidiale Peric dalla stessa distanza. E’ ispitato Zerini, penetrazione del 14-16 ma è un botta e risposta, si viaggia sull’equilibrio. Sacripanti dà spazio a Severini, Jones chiude bene, la bomba di Logan vale il 20-16. Venezia è sempre lì, tripla di Ejim e canestro di Tonut, l’elastico continua con i due punti di Green. L’ultimo sigillo del primo quarto è di Ragland, 24-21. Sei punti di fila firmati Jones, sul 30-26 De Raffaele chiama time out. Non esce benissimo l’Umana, la persa di Filloy porta Ragland a centrare il canestro. Il gioco tutto sudamericano Filloy – Batista punisce la difesa irpina, infierisce il play orogranata con una tripla (34-31). Questa volta è Sacripanti a chiamare time out. Filloy è un cecchino, ancora da tre, lo imita Peric per il 34-39. Il tiro dai 6,75 di Logan è sputato dal ferro, micidiali invece i veneziani con Haynes, Peric e Tonut (40-50). Non si arrende Avellino, bomba di Logan. Tuttavia Venezia risponde colpo su colpo, canestro di Peric. Si va all’intervallo lungo sul 43-52. Prestazione monstre della Reyer in questo secondo quarto, 31 punti, 62% da tre e 15 punti complessivi di Peric.
Si riparte con Avellino a dormire sotto le plance, si limitano comunque i danni per via degli errori ospiti. Permane il -9 irpino, poi Fesenko commette un antisportivo e Sacripanti deve richiamare i suoi. Peric fa 1/2 ma arriva la bomba di Stone (47-60). Il fallo di Ragland su Stone vale tre liberi, solo 1 a segno. La Scandone spara a salve, Venezia incrementa (49-65). Il 4-0 ad opera di Jones e Logan si spera possa ridar maggior vigore ai lupi. Giunge dopo vari tentativi la tripla di Thomas. Il parziale irpino viene smorzato dalle mani calde dei veneti, è Ejim a colpire. Brutto possesso avellinese, con annesso tiro forzato di Severini e così al 30′ Tonut firma il 56-70. Ragland suona la carica, 8 punti (64-72). Le percentuali da tre degli orogranata continuano a far male, Peric è implacabile. Cusin dalla lunetta tiene a galla i lupi, poi fa fallo in attacco, tuttavia arriva l’antisportivo di Filloy. A 4′ dalla fine 68-75. Bomba vitale di Leunen, Batista e Peric sono inarrestabili, 71-80 quando manca 1′ e 42″. Non muoiono le speranze, Logan da tre per il 76-81 con time out De Raffaele. L’ex Sassari ruba da rimessa e va a canestro, poi sbaglia. Si sta per spegnere la fiammella, 78-83 a 18″ dalla fine. Ancora Logan fa 2/2 dalla linea della carità, Haynes solo 1. Manca 1″, tripla del solito Logan (83-84). Così finisce, la Scandone termina la sua stagione tra gli applausi.
SIDIGAS AVELLINO – UMANA REYER VENEZIA 83-84 (24-21, 19-31, 13-18, 27-14).
Avellino: Zerini 4, Ragland 18, Green 2, Logan 20, Esposito L. ne, Leunen 6, Cusin 2, Severini, Jones 10, Thomas 11, Parlato ne. Coach: Sacripanti.
Venezia: Haynes 14, Ejim 10, Peric 21, Stone 6, Bramos, Tonut 12, Groppi ne, Filloy 7, Ress, Batista 14, Viggiano ne, McGee. Coach: De Raffaele.
Arbitri: Lanzarini – Filippini – Mazzoni.