di Lucio Ianniciello
Una Scandone a dir poco molle sbraca a Trieste. Non ha funzionato niente, non e’ una eresia se si dice che Vucinic comincia a finire sotto i riflettori. L’Alma ha fatto pentole e coperchi, nessuna opposizione da parte della Scandone che e’ uscita dalla gara gia’ nel secondo quarto.
Per i biancoverdi non ci sono D’Ercole e Costello, a disposizione invece Campogrande. Trieste parte con Silins, Knox, Peric, Wright da play e Sanders. Avellino si affida a questo quintetto: Cole, Filloy, Green, Ndiaye e Nichols. La tripla di Sanders scatena il lancio di peluche, “Tead Bear Toss”, iniziativa per aiutare i bambini meno fortunati gia’ tenutasi ad Avellino in occasione del match contro Pesaro. Bella la giocata Filloy – Ndiaye ma sale subito in cattedra Silins, gioco da tre e bomba per il 9-2. La Scandone almeno nelle battute iniziali ribatte, da tre Green e 2/2 di Ndiaye (11-7). Il duetto Peric – Knox e il canestro dai 6,75 di Sanders porta Trieste a doppiare gli irpini (16-8). Vucinic deve chiamare time out sul 21-12, i suoi gia’ fanno registrare 5 palle perse. Filloy cerca di dare la scossa, non benissimo Green dalla lunetta e allora i giuliani con Knox, Peric e Wright consegnano agli irpini il primo importante scarto, 33-21 al 10′. L’ex Cavaliero e Fernandez vanno di triple, ancora il primo assiste Mosley per una spettacolare schiacciata. Avellino affonda, 41-23. Vucinic in un colpo solo fa quattro cambi, tra questi c’è Campogrande. Solo per un attimo si riesce a frenare l’emorragia con la zona e così coach Damasson riordina le idee a fa ripartire la macchina triestina, Fernandez ne fa 5 di fila, poi arriva la bomba di Sanders (49-27). I massimi vantaggi dei padroni di casa si aggiornano continuamente , solo Ndiaye si da’ da fare ma predica nel deserto. Incredibile il canestro sbagliato da Cole, si va all’intervallo lungo sul 54-32.
Si ricomincia con un 8-3 Trieste, time out Vucinic e tripla di Nichols a cui seguono una schiacciata di Ndiaye e un 2+1 di Filloy (64-43). Knox e Wright sono infallibili, Peric si arrabbia per un tecnico fischiatogli su un tiro da tre di Green. I padroni di casa raggiungono il +30 (78-48), al 30′ il tabellone recita 84-52. Partita finita, desolante l’atteggiamento di Avellino, gli avversari affondano come lama nel burro. La lotta e’ un optional, Cavaliero mette a referto 5 punti consecutivi, sul parquet anche il quasi quarantenne Cittadini. Finisce con una sconfitta senza attenuanti per i lupi, 110 – 64. Si addensano nuvole nere in casa Scandone.