di Lucio Ianniciello
Avellino si porta il derby a casa, 14 vittorie su 15 partite, terzo posto sempre più consolidato, 2 punti sopra Cremona. Una bella partita al PalaMaggio’, terzo quarto molto complicato per i lupi, alla fine però vittoria doveva essere e vittoria è stata. Grande prova di Ragland (24 punti, 6 assist e 6 rimbalzi), Green ci mette l’anima, onore anche a Caserta che se l’è giocata al massimo delle possibilità, B.Jones (27 punti e 10 rimbalzi) e Dario Hunt (17 punti e 21 rimbalzi) sugli scudi.
Sul 4-12 il coach casertano Dell’Agnello deve chiamare il primo time out, la prima tripla è di Leunen, poi ne arriva subito un’altra, dal 14-24 Caserta riduce un po’ lo scarto fino al 10′ (20-26) grazie a Giuri, Jones e Downs. Nunnally infila subito una bomba, Dell’Agnello ordina la zona, Green e Giuri fanno un botta e risposta da oltre l’arco per il 26-36. Hunt è una molla nei rimbalzi d’attacco, riaccorcia Caserta e Sacripanti richiama i suoi. Fino alla fine del primo tempo Avellino scappa di nuovo, la reattività di Hunt non basta, Buva, Nunnally e Ragland danno spettacolo (37-51).
Il terzo quarto è da incubo per la Sidigas, i fantasmi dell’andata sembrano materializzarsi. Jones mette ben quattro triple, anche Siva colpisce dai 6,75, è Hunt a non completare per 2 volte un gioco da tre. Avellino si fa travolgere, parziale impietoso (24-7 per il 61-58 del 30′). Il team di Sacripanti ritorna sul parquet con grande spirito, 0-9 (una tripla a testa per Leunen e Ragland), Caserta non ci sta, due bombe in sequenza per Siva (67-68). Sale in cattedra anche Cinciarini (tripla e 2+1), di nuovo avanti la Pasta Reggia (75-73). Come aver svegliato il cane che dorme, la Sidigas infila lo strappo decisivo (0-12), Ragland, Nunnally e Green mandano in archivio il derby. L’80-85 da’ un barlume di speranza alla Juve ma Avellino è in controllo, i pellegrinaggi in lunetta sono la logica coda di una gara vinta meritatamente dai biancoverdi. Finisce 87-92.