di Redazione sportiva
Una batosta per la Scandone a Valmontone, 35 punti di scarto. Fin dall’inizio i padroni di casa dell’ex Righetti prendono le redini del match in mano, il 30-18 del 10′ è eloquente. Piccolo sussulto avellinese nel secondo quarto (14-16) ma il 28-9 del terzo è umiliante. De Gennaro ha dato minutaggio a Genovese, Scardino, Iovinella, quest’ultimo autore di 6 punti. Quattordici per Marzaioli, tredici per Ondo Mengue. Per i romani hanno banchettato Carida’ e Bisconti con 26 e 18 punti. Il girone d’andata peggio non poteva finire, la Scandone rimane piantata al terzultimo posto con 6 punti. Ecco le dichiarazioni di De Gennaro.
“Abbiamo subìto dal primo minuto e purtroppo in parte me lo aspettavo, visto che la squadra per problemi di traffico è arrivata alle 17:25, e siamo andati subito sotto. Ad inizio terzo quarto abbiamo ripreso un po’ la partita, toccando anche il meno sei, ma poi si è spenta un’altra volta la lampadina e abbiamo beccato un parziale di 17-2, che ci ha segato le gambe. Faccio fatica sinceramente a commentare una prestazione del genere, perché stasera ci è mancato tutto: cuore, grinta, voglia. Il tutto al cospetto di una squadra avversaria che ha giocato con una grossa intensità e che, alla lunga, ha fatto venir fuori la sua esperienza. Iovinella, Scardino e Genovese hanno fatto una buona prestazione, ma gli altri mi hanno dato veramente poco ed io, invece, ho bisogno che tutti si mettano a lavorare con più intensità e che ascoltino di più, perché in questo momento siamo anche abbastanza presuntuosi.
È finito il girone di andata, non come mi aspettavo, ma pazienza. Siamo a sei punti in classifica, ci sono delle gare in cui avremmo potuto fare qualcosa in più per strappare altri punti, ma purtroppo non ci siamo riusciti. Ora c’è tutto un girone di ritorno da dover affrontare con altra testa, con altra gamba e con altra voglia, in attesa che dalla società arrivino notizie positive per poter prendere almeno un paio di giocatori, perché purtroppo ora iniziamo ad essere anche corti. Abbiamo perso Hugo Erkmaa, che da domani non sarà più un giocatore della Scandone e, quindi, in questo momento, faccio abbastanza fatica a trovare una quadratura del cerchio, perché mi manca un playmaker puro. Cherubini sta lavorando per crescere, ma in questo momento è troppo giovane e quindi devo cercare di mascherare un po’ questo handicap che avrò finché non potremo intervenire sul mercato”.