Il giorno che tutti aspettavamo da tempo è finalmente arrivato.
L’era del telemarketing selvaggio si appresta a volgere al termine, in quanto, d’ora in avanti sarà possibile bloccare le chiamate promozionali e commerciali da parte degli assillanti e fastidiosi call center.
È infatti entrato in funzione il Registro delle opposizioni(“RPO”) che, come si può evincere dal nome, ci permette di opporci al trattamento dei nostri dati per fini telematici.
LA NUOVA PRASSI DA SEGUIRE PER GLI OPERATORI
Con il nuovo servizio del Ministero dello sviluppo economico, l’operatore (al quale è stato anche reso possibile accedere al sito in quanto tale, con una sezione apposita) è obbligato a consultare mensilmente il RPO prima di svolgere le campagne pubblicitarie tramite telefono.
UN OPPOSIZIONE ANCHE CARTACEA
L’opposizione può riguardare anche la pubblicità cartacea, nel caso in cui l’indirizzo sia presente negli elenchi telefonici pubblici.
LE SANZIONI PREVISTE
Le società di telemarketing che non rispettano la privacy ed i diritti degli utenti iscritti al Registro delle Opposizioni rischiano sanzioni amministrative pecuniarie fino ad una somma che si aggira attorno ai 20 milioni di euro; per quanto concerne le imprese, invece, sono previste multe fino al 4% del proprio fatturato totale annuo.
IL SERVIZIO È A PAGAMENTO?
Assolutamente no. Il Registro pubblico delle opposizioni è un servizio pubblico e gratuito fornito dal Ministero dello sviluppo economico.
LA PROCEDURA IN BREVE
UN GRANDE SUCCESSO!
In definitiva, il Registro pubblico delle opposizioni è un ulteriore passo in avanti per la tutela dei diritti dei cittadini. Da notare, tra l’altro, come il servizio abbia già riscosso un notevole successo, con 205 mila iscritti all’attivo in un solo giorno!