L’Ordine degli architetti della provincia di Avellino interviene sulle attuali modifiche al Superbonus 110% e agli altri bonus per il comparto edilizio contenute nella Legge di Bilancio 2022, al centro di preoccupanti dibattiti tra i rappresentanti dei professionisti e gli esperti del settore rivolgendo un appello ai parlamentari irpini ad attivarsi per supportare le necessarie correzioni. Tra le modifiche delle regole in corso d’opera spicca su tutti il complicato nodo della cessione del credito introdotto con il Decreto Antifrodi, che mina continuamente la nostra professionalità e credibilità nei confronti del committente. A rischio è l’efficacia dei bonus a causa di un eccesso di burocrazia, che si aggiunge ad altri fattori già generati in questi mesi ovvero il rincaro dei prezzi, la carenza dei materiali da costruzione e in ultimo le nuove norme fiscali approvavate e applicate retroattivamente. Tutta la filiera dell’edilizia sta presentando istanze affinché vengano apportate migliorie e vengano ridotti i vincoli, al fine di tutelare la bontà di questo strumento e non si perda la grande opportunità di compiere azioni di efficientamento energetico e recupero del patrimonio edilizio esistente. L’Italia sta recuperando finanziariamente, dopo l’arresto causa pandemia, proprio grazie al comparto dell’edilizia, rendendo nel contempo la nazione piu’ bella, piu’ efficiente e piu’ sicura. Il rischio, oggi, è che molti interventi legati a queste incentivi rimangano solo sulla carta. La lotta alle frodi, in materia di cessione dei crediti per bonus edilizi, ha determinato un grave danno alle imprese ed ai professionisti. E’ condivisibile la necessità di porre un argine alle azioni fraudolente da parte di chiunque, tuttavia registriamo che le soluzioni adottate con il Decreto Sostegni Ter avranno come immediato risultato solo quello di ritorcersi su chi ha operato nel rispetto delle norme ed in assoluta onestà. Cio’ che vogliamo scongiurare – dichiara il presidente Erminio Petecca, è l’atteggiamento vessatorio di continui provvedimenti che ostacolano l’iniziativa mentre i vantaggi ci saranno soprattutto nel lungo termine, quando con i fabbricati più sicuri avremo meno crolli a causa dei terremoti e minor spesa per ricostruirli, si consumerà meno energia grazie alla migliore tenuta termica dei fabbricati e, quindi, meno inquinamento per la sostenibilità dell’ambiente e la migliore vivibilità delle città. Quanta manovalanza vive oggi con la ripresa del settore edilizio che diversamente dovremmo finanziare con il reddito di cittadinanza? Questi sono motivi veri per non mollare il Superbonus. Per il resto acchiappiamo i mariuoli e condanniamoli con pene esemplari, conclude Petecca.