LA SCELTA DEL CAST…
Dopo aver definitivamente ucciso il franchise di Batman con il lungometraggio “Batman & Robin”, la Warner decise di avviare un reboot sul personaggio. Affidò dunque il progetto ad un regista che si era già fatto apprezzare per film come “Following” e “Memento” e con il quale aveva già lavorato insieme con “Insomnia”: Christopher Nolan.
In seguito a dei test-screen in pre-produzione, che videro Cillian Murphy e Christian Bale contendersi il ruolo del protagonista, alla fine la scelta pendette per il secondo, mentre Nolan richiamò Murphy ad interpretare in maniera strepitosa il ruolo dell’antagonista Dr. Craine alias Spaventapasseri. Il cast è uno di quelli stellari: Morgan Freeman nei panni di Lucius Fox, Liam Neeson in quelli di Ra’s al Ghul, Gary Oldman in quelli del commissario Gordon e Michael Caine in quelli di Alfred.
IL FILM…
Con questo primo capitolo, che inaugura quella che può essere definita a tutti gli effetti la trilogia definitiva sul cavaliere oscuro, Nolan decide di stravolgere tutto e di rompere definitivamente con gli schemi del passato.
Per prima cosa decide di concentrarsi in maniera approfondita sul personaggio di Bruce Wayne, piuttosto che sul suo alter-ego, Batman.
Inoltre, il regista utilizza il super-realismo: rende più credibile che mai un uomo che di notte indossa un costume da pipistrello e va a lottare contro il criminale. Tutto diventa perfettamente reale, a partire dalla personalità e dalle motivazioni che spingono Wayne a diventare Batman, analizzando i suoi demoni interiori, che a tratti non gli fanno distinguere la vendetta dalla giustizia
(la scena in cui Bruce sta quasi per sparare al criminale che ha ucciso i suoi genitori la dice lunga).
Nolan riesce a convincere i produttori della Warner a tardare il più possibile la trasformazione di Bruce Wayne in Batman, riuscendo a guadagnare ulteriore minutaggio da dedicare interamente a Bruce e al suo viaggio di redenzione e di evoluzione nel simbolo in cui decide di trasformarsi: Batman; perchè Bruce capisce che per vincere la paura deve diventare paura. Deve incutere timore nei suoi avversari, ma non può farlo in quanto uomo; sceglie quindi di diventare un emblema. Sceglie i pipistrelli perchè gli fanno paura e allora che li temano anche i suoi avversari. Il Bruce Wayne di Bale non fronteggia solo i criminali, ma anche il suo senso di angoscia. Dunque, ancor prima dell’evoluzione in Batman, risulta ancor più importante il passaggio da ragazzo a uomo, che avviene in una maniera del tutto graduale.
Ognuno dei capitoli dell’immensa trilogia nolaniana affronta un tema; in particolar modo, questo primo capitolo affronta il tema della paura. E allora quali antagonisti migliori se non lo Spaventapasseri e Ra’s al Ghul, i quali non potevano essere trasposti in una maniera più efficace. Ai personaggi viene data una caratterizzazione del tutto nuova. Anche personaggi secondari, come il commissario Gordon ed Alfred non sono più relegati a ruoli marginali, ma risplendono di nuova luce, una luce propria.
A proposito del maggiordomo di villa Wayne, complice una prova attoriale pazzesca da parte del due volte premio Oscar Michael Caine, il personaggio di Alfred assume un ruolo del tutto nuovo e ben più importante, in rotta di collisione rispetto al passato: in questa trilogia Alfred è un vero e proprio padre putativo per Bruce, non il solito maggiordomo. È proprio lui che lo aiuta a rialzarsi nei momenti in cui Bruce pensa di non potercela fare (memorabile è la frase “ Perché cadiamo, Bruce? per imparare a rimetterci in piedi”).
Così come viene stravolta anche la categoria accessori del personaggio: dalla spiegazione dell’utilizzo dei materiali impiegati (come un materiale ultra-resistente denominato “Kevlar” per quanto riguarda la tuta di Batman). In questa trasposizione, infatti, tutti gli accessori di Batman sono dei prototipi di stampo militare costruiti dalla stessa Wayne Enterprises.
Persino il design della Batmobile viene completamente rivisitato.
In questa trilogia prende il nome di Tumbler ed è un misto tra una Lamborghini ed un carro armato.
Il film affronta anche il tema della corruzione politica e della follia. Gotham è più corrotta e folle che mai. Da notare come tutti i temi affrontati dalla trilogia di Nolan, siano temi profondi e soprattutto figli della realtà del tempo storico in cui ogni film è stato prodotto. Proprio per questo motivo “Batman Begins” ed i suoi due sequel sono, a tutti gli effetti, dei film con Batman e non dei film di Batman.
Con “Batman Begins” Nolan ridà nuova luce al personaggio. Un personaggio molto complesso quello di Bruce Wayne e che in questa trilogia raggiunge il suo apice di caratterizzazione.
In definitiva, Christopher Nolan rivoluzionò in maniera netta il modo di intendere i cinecomic, dando una lezione importante a tutti i registi che sarebbero andati poi ad approcciarsi con questo genere di film: il valore delle origini del personaggio è un tratto imprescindibile ed è un elemento non trascurabile. Quindi, da quel momento il cinecomic capisce che esplorare le origini è fondamentale. Tuttavia, è nel secondo capitolo che Nolan raggiungerà il suo apice, facendo cadere il pipistrello di Gotham City.
CITAZIONE CELEBRE
“Non è tanto chi sei, quanto quello che fai, che ti qualifica.”
(Rachel rivolgendosi a Bruce)