Con l’allentamento della pandemia, riprendono nelle nostre realtà, le manifestazioni di cultura in pubblico, come avvenuto ieri 13 luglio 2020 a Benevento, con la presentazione di un libro dal titolo ” Il tempo sospeso “.
A carattere nazionale invece, la presentazione di libri nonostante il lockdown, era giornaliera nei vari talkie show sulle TV nazionali, con giornalisti scrittori, politici scrittori, ex-magistrati scrittori, sociologi e filosofi scrittori, che con la loro presenza nei dibattiti, venivano pubblicizzati i lori libri.
Quindi, ieri pomeriggio all’aperto, nel giardino di un noto ristorante del complesso D.G. Garden, alla periferia di Benevento, si è svolto davanti ad un attento pubblico, il dibattito sul libro ” Il tempo sospeso “scritto a più mani da remoto durante il lockdown, coordinate da Auser Uselte ( Università Sannita dell’età libera e della terza età Sez. di Benevento ).
Al dibattito oltre agli autori Giuliana Caputo, Graziella Bergantino, Giulio Maria Miele, Giovanna Reveruzzi, Lidia Santor, sono intervenuti Nunzio Lucarelli ( Psicologo ), Angelo Nenna ( medico ), ha moderato il dibattito Melania Petriello.( Giornalista / Scrittrice).
A margine del dibattito abbiamo raccolto alcune considerazioni della scrittrice irpina di adozione Giuliana Caputo ” durante la pandemia siamo stati chiamate dalla presidente dell’ Auser ed invitate a scrivere qualcosa in questo tempo che stavamo vivendo. E’, stato un lavoro difficile per quel che mi riguarda, perchè abituata a scrivere da sola e libera nelle idee . In questo caso invece, bisognava seguire lo schema , di altre amiche che scrivevano prima di me……. Emma, la protagonista del libro è un a donna moderna, però che non ama tanto la modernità , torna alle sue radici al suo paese , per ritrovare una parte di se’ che vivendo al nord a Bologna aveva dimenticato e quindi riscopre gli amori della prima gioventù, e le storie che con tanta innocenza aveva vissuto. E’ un romanzo che parla di questa pandemia che ci affligge ancora , però è anche un romanzo di vita perchè lei vuole vivere non solo, ma è un romanzo di vita perchè anche quando uno dei protagonisti purtroppo muore a causa del virus , ci fa comprendere che la vita tuttavia continua nella protagonista e in altre vite, storie ,racconti e invitarci a vivere se vuoi “
Una serata interessante, che è valsa la pena di non perdere.
Carmine Martino