Proficua e cristallina lezione di Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità dell’Anti-corruzione nazionale, nel Festival filosofico del Sannio, approdato alla quinta edizione, promosso ed organizzato dall’associazione di volontariato, Stregati da Sophia, con location la Sala cinematografica San Marco, a Benevento, letteralmente gremita dagli studenti delle Scuole cittadine. Con la spigliatezza dialettica e l’efficacia espositiva che gli sono peculiari, Cantone ha focalizzato il tema della corruzione spiegata ai ragazzi, con i quali ha interagito, suscitando interesse e polarizzando attenzione per gli argomenti proposti.
Un’analisi di ampio respiro, per sottolineare che la corruzione è un reato che non avviene alla luce del sole, né lascia tracce visibili, ma genera diffusi e profondi danni nel tessuto della civile convivenza; danni di particolare gravità e peso per la società con la perdita di ricchezza vista e concepita sia come bene materiale, sia a livello morale; una perdita che in Italia corrisponde al valore di oltre duecento miliardi di euro; risorse che, invece, potrebbero essere investite a favore della formazione delle nuove generazioni non solo nella ricerca scientifica e tecnologica, ma anche nella collocazione lavorativa di coloro che, pur maggiormente qualificati per meriti, competenze e professionalità sono, invece, costretti ad emigrare all’estero per la ricerca di un futuro migliore. La corruzione costituisce- ha affermato il presidente dell’Anti\corruzione- un furto di democrazia, di libertà e di giustizia.