Serata culturale dedicata al grande attore e regista.
Con inizio alle ore 17.00 di ieri 13 settembre 2024, presso la sala convegni del Club House de la Fagianella , in contrada San Liberatore di Benevento, si è svolta, la presentazione del libro di Rosaria Troisi “ CARO MASSIMO TI SCRIVO PERCHE’….” dedicato al fratello Massimo Troisi, scomparso Il 4 giugno di trenta anni fa.
Il libro, con la prefazione di Roberto Vecchioni, è la raccolta per lo più, dei tanti messaggi, che l’autrice ha ricevuto dagli ammiratori e conoscenti del grande attore e regista, dopo la sua scomparsa. E, che lei ha riportato rigorosamente come ha tenuto a precisare nel corso del suo intervento.
Hanno partecipato all’evento, oltre ad un selezionato pubblico: Rosaria Troisi (Autrice del libro), Angela Iacobucci (Scrittrice), Giuliana Caputo (Scrittrice).
I lavori, sono iniziati con i saluti da parte di Lucia De Francesco e Biagio prisco dell’associazione “ Auser Filo d’Argento “. E, sono poi proseguiti con la lettura di alcuni brani del libro, frammezzati dalla visione di alcuni filmati tratti dai film; Il Postino, Ricomincio da Tre, Il Cibo e Gesù ed altri. Molto Interessante, è stato anche il dialogo tra; Troisi / Iacobucci / Caputo, che hanno commentato le varie letture.
Angela Iacobucci: “Ho organizzato, questo evento insieme all’AUSER Filo D’Argento di cui faccio parte . Io avevo l’opportunità di poter contattare Giuliana Caputo, di cui sono stata compagna di scuola, che è amica di Rosaria Troisi. E quindi, praticamente era per me un lancio fondamentale per creare un allargamento delle nostre conoscenze. Un approfondimento su un personaggio Massimo Troisi, che è passato ormai alla storia del cinema, ma che ci ha lasciato una eredità immensa. Io, lo posso paragonare a quelli grandi come: Eduardo, Totò e Ridolini. Insomma, di questi personaggi ne nascono così pochi, ma quando nascono lasciano profondi messaggi. La bella risata, profondi messaggi di umanità, di riflessione della vita, cose che contano veramente. Diciamo, che questo dono era il caso di allargarlo perché trovano una cultura di famiglia. Quindi, Rosaria Troisi, far parlare Massimo, ed è la cosa più bella, che si possa offrire alla cittadinanza di Benevento”. “.
Giuliana Caputo: “Oggi è festa perché Rosaria Troisi è con noi e ci ripropone nel modo più chiaro possibile il messaggio contenuto nel grande film di Troisi, Il Postino. Portare tutti a scrivere, a usare la penna per educare, cioè tirare fuori le emozioni, educare gli animi alla bellezza del sentimento. Proprio tutto questo fa Rosaria nel suo libro. Libro, in cui l’appassionato pubblico di Massimo, dalle persone meno colte a quelle più distinti e acculturate, lo ricordano cioè lo riportano al cuore, come fosse un figlio, un fratello, un compagno, dipingendo parole su pagine bianche perché resti concreta traccia del loro incondizionato affetto. Un film “ Il Postino, che come saprete ha ricevuto l’Oscar per la musica e non come si attendeva per la regia e la recitazione di Massimo Troisi. Un film certamente tra i più belli quotati e applauditi in una America che però, come ci spiega Rosaria nel suo libro, non vedeva di buon occhio Neruda. Bene ha fatto invece, la Mostra Internazionale d’ Arte di Venezia che ha reso omaggio a massimo, ripresentando la pellicola rinnovata del Postino, che parti da qui per giungere ad un successo planetario “.
Abbiamo posto due domande a Rosaria Troisi autrice del libro: Come è nata in lei l’idea di scrivere questo libro dedicato alla memoria di Massimo suo fratello? “Io come ho spiegato questa sera, ho dovuto rigorosamente riportare un pò di cose, che mi sono arrivate scritte da varie persone di ogni ordine sociale, ma anche da bambini, arricchite anche da mie considerazioni. Messaggini, come si faceva un tempo a penna, per esprimere tutto il loro dolore, tutta la loro gioia, tutti i sentimenti che hanno provato con il nostro Massimo, perché è diventato un pò di tutti. I fogli di vari colori, proprio come i fiori, sembravano ormai anch’essi impazienti. Facevano capolino, dal coperchio della scatola bianca a forma di bauletto che cominciava a diventare davvero troppo piccola per contenere tutto “.
Massimo Troisi, famoso in tutto il mondo, come era nella realtà quotidiana? “Massimo era timido, pensieroso, ma era anche allegro. La famiglia era numerosa, quindi, interagiva con i fratelli, con le sorelle e poi si finiva sempre nel divertimento. Egli si presentava normale, nella sua umanità, così come l’abbiamo conosciuto noi in famiglia “.
L’associazione Auser Filo D’Argento di Benevento, organizzatrice dell’evento, fa parte del CSV Irpinia Sannio ETS ( CESVOLAB) di cui, era presente la Consigliera Antonietta Raduazzo.
Carmine Martino