Un motto di significativa e intensa espressività, quello di “ P’ ARTE DI NOI ”, per identificare la Mostra collettiva allestita nella Rocca dei Rettori, location di magnifica e forte valenza storica e architettonica. Un evento, che vuole indicare come e quale sia la portata del bello e dell’armonia, con cui si atteggia il linguaggio dell’Arte nella pluralità dei generi, con cui si dispiega, facendo vivere agli autori e al pubblico suggestioni e emozioni che liberano dalle inquietudini e dagli affanni della quotidianità del vivere. E così l’Arte e il gusto estetico diventano -e sono- parte essenziale del vivere stesso, conferendogli il senso della libertà e dei valori dello spirito.
Inaugurata il 30 aprile, la Mostra propone le opere pittoriche di 47 autori- vi figura l’artista speronese Pasquale Gaglione con due eccellenti tele di genere realistico ispirate dai temi del lavoro- sta facendo registrare un considerevole flusso di visitatori, con il contrappunto del consenso della critica per le modalità di allestimento e soprattutto per l’opzione del “Tema libero” che la connota. E’ un’ampia e articolata gamma di stili e di mutevoli cifre “narrative”, con cui si animano e incrociano le tonalità dei colori, intessute di mille densità e molteplici sfumature. Una varietà di opere, che fanno incontrare i profili del reale e del surreale, del figurativo e dell’impressionistico, della scomposizione molecolare dei corpi e della natura e della loro ricomposizione che ne ritrova ed esalta gli aspetti peculiari e inconfondibili tra loro.
Gli scenari dell’allestimento espositivo prospettano il rincorrersi di tanti “piccoli mondi” di creatività, con il sovrapporsi dei multiformi rapporti degli artisti con l’esistenza e l’esistente. E’ la molteplicità, che spiega il significato più autentico e diretto della Mostra, che si connette e si arricchisce con la sezione riservata alla promozione e alla diffusione del libro, veicolo di conoscenza e di riflessione. Una sezione, per la quale nell’odierna serata del 4 maggio- alle ore 18- è prevista la presentazione di “ Tormenti viscerali. Sono il vostro vate, non scaricatemi” l’accattivante e provocatorio testo di Gigi Longobardi, l’architetto che predilige le incursioni nella saggistica e nella narrativa, mentre domani – alla stessa ora- sarà presentato il bel libro di Anna Maria Parente, intitolato “Piove sui silenzi”, una testimonianza di penetrante scavo introspettivo, che sarà illustrato e focalizzato dalla scrittrice Maria Pia Selvaggio. Nella serata di sabato, incontro con Nando Dicé, tra gli animatori del cultura meridionalista. Sotto i riflettori le tematiche della Globalizzazione e la “lettura” propria del Movimento Insorgenza civile sul rapporto tra Brigantaggio e (é) Libertà.
La manifestazione, alla prima edizione- con il patrocinio dell’amministrazione provinciale e dell’Ente provinciale del turismo di Benevento– è stata ideata ed organizzata da Antonella Vegliante, fine scrittrice e sensibile poetessa, in collaborazione con Livia Leone, Imma Villani e Antonio Ricciuto, con la direzione artistica del professore Leonildo Bocchino e la sezione giornalistica affidata alla giornalista Jenny Capozzi.
Tra gli eventi collaterali, da evidenziare la Mostra di abiti storici, curata da Luisa Del Vecchio, affermata stilista italo- argentina e autorevole componente del Consiglio direttivo nazionale della Cna-Federmoda, le gradite degustazioni dei vini della Cantina sociale di Solopaca e della Birra di Maltovivo, rinomato birrificio artigianale.
Domenica, sette maggio alle ore 18,00, calerà il sipario su “P’ARTE DI NOI”. L’appuntamento è per la primavera 2018. Noblesse oblige, visto il successo già registrato, al di là delle più ottimistiche aspettative.