Progetto per promuovere il volontariato nelle scuole, delle province di Avellino e Benevento.
Si è svolto ieri pomeriggio 30 settembre, presso la sede CSV Irpinia – Sannio ETS di viale Mellusi un incontro/dibattito dal tema “Il Cinema che Disabilità”. Un evento, che rientra tra le attività del progetto in rete promosso da Centro Servizi per il Volontariato con gli ETS delle province di Avellino e Benevento, rivolto agli istituti del territorio per promuovere il volontariato nelle scuole.
Hanno prese parte al convegno: Maria Cristina Aceto ( Direttore CSV Irpinia Sannio ETS ), Maurizio Rigatti ( Regista e Sceneggiatore), Sara Scuderi (Agesci ) , Michele Carifano (Giada ODV ). Ha moderato il dibattito Pasquale Orlando ( Consigliere CSV Irpinia Sannio ETS).
Durante il dibattito sono stati proiettati anche cortometraggi partecipanti alla sezione ” Il cinema che disabilita il pregiudizio”. Leggero Leggerissimo di Antimo Campanile – Anna di Vincenzo Palazzo e Mentre non c’eri di Maurizio Rigatti.
A margine del dibattito abbiamo poste alcune domande al regista Rigatti : il suo è un cinema sociale, che impatto ha il suo cortometraggio proiettato oggi, nella società globale in cui viviamo ? ” l’impatto potenzialmente è straordinario, ma non ci danno grosse opportunità, che questo impatto a tutti gli effetti si realizzi. Io credo, che le persone diversamente da quello che i produttori pensano, hanno desiderio di emozionarsi e identificarsi in storie dense di valori e dense di profondità. Il cinema per il sociale è una opportunità straordinaria per veicolare dei messaggi attraverso quello che è la settima arte. Per cui, l’arte delle immagini passando attraverso le emozioni, arriva alla pancia delle persone. Il pubblico, ha bisogno di questo è una missione anche un po in controtendenza quello che è il mercato. E’ anche un dovere e una necessità raccontare storie e dar voce , attraverso il cinema chi voce ha difficoltà ad averla. Nel pubblico e negli spettatori trovo sempre una grande sensibilità e partecipazione “..
Nel corso del suo lavoro, nota pregiudizialità verso la disabilità, che le sue immagini portano sullo schermo? ” Come in tutti i settori, credo che ci siano haimé ancora oggi grossi pregiudizi rispetto alla disabilità. Penso sempre che ogni cosa che noi facciamo, è un punto di partenza e mai di arrivo. E, mi dico sempre che non mi devo mai stancare di parlare di certe cose, perchè, più se ne parla . più si riesce a sensibilizzare le persone rispetto a tematiche che sono ancora scomode e che molte persone non hanno il desiderio di vedere. E quindi esiste come in ogni circostanza, in ogni luogo e spazio, tante persone hanno pregiudizi, ma il cinema può essere un mezzo attraverso il quale combattere . Quindi, io credo che i festivals siano una grande e straordinaria opportunità. Sono preziosi perché solo attraverso di essi noi abbiamo l’opportunità di far vedere i lavori che realizziamo e quindi diventano un mezzo necessario , per inviare messaggi fondamentali importanti”.
Al termine del convegno, anche il Direttore Maria Cristina Aceto ci ha rilasciato alcune considerazioni alle nostre domande.
Nel suo discorso, ha parlato del valore educativo del cinema verso la disabilità , ci può fare una sintesi ? “Il Social Film Festival Artelesia 2022, che oggi è stato protagonista presso la sede del CSV Irpinia-Sannio, come è buona prassi nell’ambito mantello condiviso, quindi scelto dal noi e condiviso in moltissime attività che abbiamo realizzato insieme. La disabilità rappresenta il filo conduttore per cui è soprattutto l’ideatore del Social Film Festival ci da un messaggio ben preciso. Il festival, è giunto alla sua quattordicesima edizione, e il messaggio è che la disabilità non è un limite e che da quello che era un limite dell’ideatore, un ragazzo completamente disabile, purtroppo non autonomo in nulla è nato dalla sua disabilità un progetto artistico. Progetto artistico, che noi portiamo nelle scuole insieme all’associazione Libero Teatro, e che soprattutto vogliamo portare avanti ancora di più quest’anno con forza , per perseguire quelli che sono gli abiettivi per il superamento di queste condizioni delle persone diversamente abili”.
Il cinema, abbatte tutte le barriere anche quelle con gli istituti di Pena, con i quali il CSV Irpinia – Sannio dialoga? “il cinema rappresenta un mezzo di comunicazione importantissimo che abbatte tutte le barriere e favorisce la comunicazione. L’esperienza fatta nel carcere, ha rappresentato un momento significativo, dove abbiamo potuto testare insieme all’ associazione Libero Teatro, quello che è il ruolo fondamentale che il cinema può esercitare su una qualsiasi persona , facendo venire fuori delle emozioni importanti, che sono i segnali di ciò che c’è di buono in una persona , di ciò, che assolutamente deve essere l’elemento trainante di una rieducazione “.
Si può dire che il Social Film Festival Artelesia 2022 è stato un successo e in sinergia con le attività associative ETS ? “ Il Festival Film Artelesia, quest’anno ha arricchito gli appuntamenti e quindi tra le novità , quelle che sono state le tematiche integrate l’agricoltura sociale e il recupero degli spazi urbani per il bene comune, la disabilità come in questo caso favorisce la cura del bene comune e si integra nel sociale e che crea anche nuove opportunità di lavoro . Il tema carcere è stato integrato come nuova tematica. Poi naturalmente tutti gli altri appuntamenti di grande rilevanza che però rappresentano ormai una costante., nell’ambito del Film Festival , come la presenza di artisti e registi importanti , che incontrano le persone e il mondo del volontariato, per poter, approfondire le tematiche come appunto la disabilità e molti degli aspetti della vita quotidiana.
Altre associazioni di volontariato erano presenti in sala, tra cui la rappresentante di Bagliori di Luce ODV Antonietta Raduazzo, il cui contraddittorio con il regista Rigatti, è stato molto interessante, incisivo e scambio di esperienze del settore.
Carmine Martino