Al culmine di una giornata convulsa, l’aula di Palazzo Madama ha deciso la decadenza di Silvio Berlusconi da senatore, confermando la proposta della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari. Sono stati respinti tutti gli ordini del giorno contrari alla decadenza. Hanno votato a favore della decadenza – e quindi contro gli ordini del giorno in votazione – Pd, Scelta civica, M5S, Autonomie-Psi, Sel. Contro FI, Ncd, Gal, Lega. Assente dal Senato Berlusconi, che ha tenuto davanti a Palazzo Grazioli un comizio in cui ha parlato di “giorno di lutto per la democrazia”, ribadito le accuse alla magistratura di sinistra per la persecuzione ai suoi danni, protestato per il modo in cui è stato “calpestato” e “capovolto” il regolamento del Senato, assicurando infine ai sostenitori assiepati davanti al palco: “Andiamo avanti”. Il Cavaliere si è detto inoltre convinto che in sede europea il verdetto di condanna per frode fiscale, all’origine della decadenza da senatore, sarà ribaltato.