L’avvocato Biancamaria D’Agostino, candidata con la Lega alle Regionali Campania 2020, racconta l’impegno suo e del partito per migliorare la qualità della vita ai cittadini della Campania.
Sull’ambiente e sul Green Deal, il nuovo corso avviato dalla Commissione Europea con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, si gioca il futuro dei territori. Ecco perché il tema della lotta al cambiamento climatico sarà centrale in tutti i programmi di finanziamento, a partire dai fondi strutturali e di investimento europei a gestione regionale.
Intanto, avvocato D’Agostino, a quali linee ispirarsi per una seria lotta al cambiamento climatico?
«Partiamo da un obiettivo di medio periodo: condurre la Campania ad essere “carbon neutral” entro il 2030. Limitare la diffusione in atmosfera dei gas serra è possibile. Ecco perché l’impegno in tal senso è nel redigere linee guida che possano condurre all’obiettivo».
Centrale, poi, in Campania resta la questione rifiuti. Con Caldoro alla guida della Regione e la Lega in Consiglio regionale, si riuscirà ad uscire dalla “perenne” emergenza?
«Realizziamo finalmente un sistema di gestione dei rifiuti che si completi in tutto il suo percorso, dalla raccolta differenziata al recupero fino alla termovalorizzazione, affiancando a tutto questo la produzione di energia idroelettrica e solare».
Capitolo impianti: occorre un’accelerata anche su questo aspetto che è centrale per risolvere la questione rifiuti, non crede?
«Lo Sblocca Italia prevede la realizzazione di nuovi impianti. Il fabbisogno residuo di incenerimento dei rifiuti urbani regionale è di 318.942 tonnellate annue e pertanto, per la Regione Campania, è stata autorizzata la costruzione di “un solo impianto”. È prevista la realizzazione di almeno sette siti di stoccaggio dislocati in varie aree della Campania, oltre all’incremento dello stir di Battipaglia».
Al tema dei rifiuti sono legate anche alcune delle principali procedure di infrazione che l’Europa addebita all’Italia, con la Campania interessata per ciò che attiene la Gestione dei Rifiuti e la presenza di Discariche Abusive.
«Bisogna intervenire subito per non pagare infrazioni. Sulla gestione dei rifiuti, l’Italia non ha dato esecuzione corretta alla sentenza del 2010 della Corte di giustizia dell’UE onde assicurare che i rifiuti venissero riciclati e smaltiti senza mettere in pericolo la salute umana e senza danneggiare l’ambiente. La Corte ha imposto all’Italia il pagamento di un importo forfettario di 20 milioni di euro e il pagamento di una penalità giornaliera pari a 120.000 euro».
E per le discariche abusive?
«Dei 48 siti di discariche abusive identificati in Italia, 6 sono presenti in Campania, cioè il 12,5% del totale presente sul territorio nazionale. Insieme alla Puglia, la nostra regione è seconda soltanto alla Calabria per numero di discariche abusive. Occorre intervenire subito».
Cosa ne pensa del Biodigestore nel territorio del piccolo comune di Chianche?
«Non sono assolutamente d’accordo sulla scelta di collocare il biodigestore nella località di Chianche, terra fertile ove si produce l’eccellente greco di Tufo e mi impegnerò perché questo progetto venga dismesso. Occorrerà piuttosto valutare un’ubicazione del biodigestore molto distante sia dai centri abitati che dagli insediamenti agricoli».
Capitolo rischio idrogeologico: la Campania è tra i territori più fragili e a rischio. Come mettere in sicurezza i comuni dell’Irpinia e della Campania?
«È urgente la realizzazione di opere di sistemazione idraulico-forestale e di ingegneria naturalistica per assicurare ai territori montani e collinari la stabilità idrogeologica senza la quale non è possibile prevenire i disastri. In molti casi, poi, tali opere sono esistenti ma trascurate, senza manutenzione da anni. Che è come non averle. Provvedere a efficientarle è doveroso».
Il rischio idrogeologico si attenua anche con azioni di prevenzione: cosa pensa di fare in tal senso la Lega in Campania?
«Lo strumento più efficace per prevenire il dissesto idrogeologico è il ripopolamento dei territori montani, adottando tutte le misure necessarie per favorire l’economia montana. A tale proposito, si potrebbero rendere economicamente convenienti le utilizzazioni nei boschi a macchiatico negativo, utilizzando fondi europei».