“I documenti sono tutti qui, che venga la Finanza lo auspico”. E’ quanto ha affermato il tesoriere del Partito Democratico di Avellino, Michelangelo Ciarcia, nella conferenza stampa di stamane convocata a seguito delle polemiche sollevate sul bilancio del partito. “Con l’aria che si respira, chiunque potrebbe pensare che sono un poco di buono, quindi spero vivamente che le Fiamme Gialle dimostrino che è tutto in regola. Sarno, invece di annunciarla, perché non è andato subito a sporgere denuncia. Sono stato eletto dall’assemblea provinciale del partito, non sono al servizio di De Blasio, De Luca e Venezia – ha proseguito l’ex sindaco di Venticano -. C’è un conto del tesoriere nazionale dove vengono versati i soldi del provinciale e dal quale si preleva la stessa somma. Il Pd è un’associazione politica per cui non ha redditi da dichiarare. Nel 2013 sono stati incassati 252mila euro, di cui circa 187mila provenienti dal tesseramento. Questi soldi vanno ai circoli sotto forma di assegno dato o al tesoriere o direttamente al segretario, una parte è andata al regionale, un’altra al nazionale e un’altra ancora è stata utilizzata per attività politica. Qualcuno in campagna elettorale ha assunto degli impegni, ma finora non ha ancora versato un euro. Il vero problema non è il bilancio, ma la competizione elettorale regionale, così si approfitta per gettare nello stagno una pietra per distogliere l’attenzione”.