Una tragica storia che si ripete, il terrore di ogni genitore. Una scampagnata, amici e pallone, tante risate e una tenda. Mentre i grandi si apprestavano a montare la tenda e le donne organizzavano il pranzo, il piccolo Erza giocava con gli altri bambini. Un minuto è bastato per perdere le sue tracce, la madre si gira, non lo vede, lo chiama una due tre volte….Scatta l’allarme, tutti si mettono alla ricerca del piccolo, venti minuti per guardare nei paraggi e poi chiamano anche la polizia. La disperazione invade i loro cuori, qui vediamo il padre confortato da un volontario..200 persone partecipano alle ricerche, la madre colta da malore non è in grado di dare il minimo aiuto, gli agenti sanno benissimo che sono le prime 24 ore le decisive. La speranza di trovarlo dopo quel lassso di tempo scende drasticamente ogni minuto. Alle ricerche si unisce un vicino della famiglia, ha un cane addestrato alle ricerche e quel preciso cane conosce molto bene Erza, spesso il piccolo lo accarezza in giardino.
Il giovane arriva sul posto e il cane inizia a camminare per fatti suoi, non si ferma, qualcuno capisce che ha trovato una traccia e silenziosamente lo seguono. I Fido amico non si gira mai, a testa bassa prosegue tra la folta vegetazione, arrivati molto in alto si siede, non si muove da lì e aspetta il suo padrone qualche secondo poi, inaspettatamente si stende a terra.
Erano arrivati, sicuro il bambino doveva essere da quelle parti…Cercano freneticamente e due metri dietro di lui, nascosto dalle foglie c’era il piccolo inerme, viene scosso, è vivo, la folle corsa in ospedale. Erze si era allontanato da solo probabilmente, aveva perso l’orientamento e aveva perso i sensi causa il freddo, la stanchezza e la grande paura. Adesso sta bene in braccio a mamma e papà, tutto questo solo grazie al cane, raccontatelo ai vostri amici quando li schifano e appendono ai locali..IO QUI NON POSSO ENTRARE