Como (4-3-1-2) Scuffet; Ambrosini, Casasola, Cassetti, Marconi (39′ st Madonna); Bessa, Fietta, Benedicic (15′ st Casoli); Ghezzal (22′ st Bentivegna); Ganz, Ebagua. A disp.: Crispino, Brillante, Gerardi, Scapuzzi, Sbaffo, Jakimovski. All. Gianluca Festa.
Avellino (4-3-1-2) Frattali; Nitriansky, Jidayi, Chiosa, Nica; D’Angelo (39′ st Ligi), Arini, Gavazzi; Bastien (28′ st D’Attilio); Castaldo, Mokulu (25′ st Trotta). A disp.: Offredi, Soumarè, Petricciuolo, Insigne, Giron, Napol. All. Attilio Tesser.
Arbitro: La Penna di Roma 1
Guardalinee: Pentangelo di Nocera Inferiore e Dei Giudici di Latina
Ammoniti: 26′ pt D’Angelo, 48′ pt Ghezzal, 6’st Ambrosini, 14′ st Nica, 27′ Casasola.
Rete: 8′ st Nitriansky.
di Lucio Ianniciello
E sono tre, il numero delle vittorie consecutive dei lupi. Bisognava girare almeno a 25 (ciò si diceva fino a poche partite fa quando la continuità non c’era), già ci siamo. Si è lottato al Sinigaglia, splendido il gol di Nitriansky, incoraggianti le sue ultime prestazioni dopo un periodo horror, fino alla scena che giustamente si è preso oggi. L’Avellino fa un bel balzo in classifica, tutti hanno dato il loro contributo, una nota di merito per Frattali che toglie le castagne dal fuoco con due interventi prodigiosi.
Schieramento a specchio per le due squadre, Festa mette subito dentro Ghezzal dietro le punte Ganz ed Ebagua, di conseguenza Bessa scala in mediana. Tesser, in perenne difficoltà con le assenze, conferma la difesa, Jidayi ancora centrale al fianco di Chiosa. Il nodo trequartista è sciolto a favore di Bastien, in attacco è Mokulu a far coppia con Gigi Castaldo. Parte forte il Como, ma è l’Avellino ad essere pericoloso al 6′, da un cross di Nica, super Gigi si butta in scivolata, Scuffet ci mette una pezza. Castaldo ancora in mostra, Bastien lo imbecca e il suo tiro al volo è spettacolare seppur alto. All’11’ episodio dubbio in area comasca, i difensori lariani sbagliano il disimpegno, Bastien si inserisce anticipando Scuffet e venendo toccato dallo stesso. Il rigore c’era, l’ arbitro La Penna sorvola. Al 17′ i lupi si addormentano un po’, Bessa dalla destra serve Ebagua, la punta si gira in area irpina tirando di poco fuori. Al 25′ iniziativa di Bastien che innesca Mokulu, bravo Cassetti a chiudere. Fase di stasi, le squadre lottano, i lupi cercano di far breccia con la boa Mokulu. Al 39′ pericoloso testa contro testa tra Fietta e Benedicic, per fortuna nulla di grave. Tra il 44′ e il 45′ il Como si affaccia nell’area avellinese, Chiosa tampona su Ganz. I 3′ di recupero vedono una ripartenza sbagliata dei lariani, un giallo a Ghezzal per fallo su D’Angelo ( i due si beccano un po’) e due tentativi non fortunati di Jidayi (conclusione murata) e Castaldo (esterno a lato).
Appena comincia la ripresa, Nica ferma irregolarmente Ebagua, dalla punizione da posizione molto invitante, Bessa con un filtrante conclude di poco fuori. Non ci sono state sostituzioni. Stesso assetto in campo. All’ 8′ la punizione è per i lupi (Bastien si fa beffe di Ambrosini): botta terrificante dai 25 metri di Milan Nitriansky, 0-1! Niente può Scuffet. Vantaggio importantissimo. Nica si becca un giallo per simulazione, un po’ esagerato, La Penna sventola addirittura il rosso in panchina a Soumarè. Bisogna stringere i denti, Frattali miracoloso prima al 16′ d’istinto su Ebagua, poi al 20′ su Ganz, in quest’ultima occasione smanaccia la sfera sulla linea di porta. Al 24′ si fa male Mokulu, entra Trotta. Proprio la goal scoring machine in torsione chiama Scuffet alla parata. Il Como si salva quando Castaldo fa la barba al palo con uno dei suoi tiri. Tesser rinforza gli ormeggi, prima D’Attilio per Bastien, poi Ligi per D’Angelo, 5-3-2. Al 39′ in mischia, per fortuna dei lupi, Casasola manda alle stelle. Attacchi confusionari del Como, i lupi controllano, 5′ di recupero. Non succede più niente, contestazione dei tifosi comaschi, tre punti pesantissimi per l’Avellino.
