Lo strappo tra Taccone e Rastelli si è consumato. Qualche attrito c’era già stato ma il rapporto si è sempre basato sulla grande stima reciproca. Un rapporto che ha subito uno scossone notevole. Oggi è deflagrata una bomba in casa As Avellino. Il Presidente aveva fatto capire che si procedeva verso la buona direzione. E invece il mister, contattato dal patron del Cagliari Giulini, prima ha tentennato e poi ceduto, anche se non sembra essere andata completamente in porto l’operazione. Taccone la rescissione non la concederà, la pagherà il Cagliari? Oppure Walter si toglierà lo sfizio di far star fermo per un anno Rastelli tenendolo comunque a libro paga fino alla naturale scadenza del contratto? Certo non ci si aspettava che il tecnico, dopo aver preteso il giusto lunedì ed essere arrivato alla fatidica stretta di mano con conseguene fumata grigia, potesse tirarsi indietro e prendere la via per la Sardegna. Ci saranno sviluppi, i nodi da sciogliere sono diversi. Domani si terrà la conferenza stampa, a questo punto disgiunta, del Presidente per capirne di più. Ulteriori colpi di scena? Tutto è possibile. Il Cagliari gli darebbe 300.000 euro a stagione con premio promozione e contratto biennale con opzione per il terzo. Appena si è capito che Ventura e Ranieri erano opzioni difficili da concretizzare, Giulini non ci ha pensato due volte a chiamare Rastelli, che si è piegato. Ma perché non parlar chiaro già lunedì? Sarebbe stato meglio troncare subito se non c’erano le intenzioni. Non è che Rastelli, obiettivamente, ne esca benissimo. Dobbiamo sperare non ci sia un effetto domino, ci riferiamo alla posizione di De Vito. Taccone, pero’, è persona scaltra e qualcosa farà. Già da domani, come è molto probabile, si potrà parlare fattivamente del prossimo allenatore dei lupi. Noi non vediamo il futuro dell’ Avellino a tinte fosche, anche se Rastelli come sembra certo va in Sardegna. Morto un Papa se ne fa un altro.