di Lucio Ianniciello
Festa infinita per il Calcio Avellino, dopo il trionfo di Rieti arriva anche quello di Perugia. Serie C conquistata e scudetto Dilettanti, una doppietta di prestigio e difficilmente ipotizzabile fino a meno di due mesi fa. Bucaro giustamente non sta nella pelle: “Dal girone di ritorno in poi e’ stata una stagione strepitosa, da ricordare per Avellino e provincia. Uno dei giorni più belli della mia vita, insieme a Rieti. Si e’ creato qualcosa di magico”. Il trainer palermitano spiega la scelta di Avellino dopo l’infausta parentesi Graziani: “Ero fermo da un anno e mezzo, questa però non e’ stata una rivincita. Non ne ho bisogno. Ho avuto diverse richieste ma non mi ispirava nulla. E’ cambiato tutto quando mi ha chiamato l’Avellino. Io, Cinelli e lo staff eravamo convinti dell’impresa”.
Ora che si e’ chiusa al meglio anche la poule scudetto, e’ tempo di futuro: “Bisogna andare con i piedi di piombo, a questa società si potevano concedere degli errori essendo nuova al calcio, poi ha corso ai ripari bene. L’anno prossimo in C almeno 10 squadre vorranno salire di categoria. Per la mia riconferma mi auguro ci possa essere”.