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di Lucio Ianniciello
Campilongo non nasconde la contentezza per il punto conquistato al Partenio Lombardi dalla sua Cavese: “Buon risultato, partita difficile. Siamo venuti qui rimaneggiati, 12 tra infortunati e squalificati. Avevo 7 under in campo. I ragazzi si sono sacrificati, la sofferenza che abbiamo accusato nella ripresa ci sta. L’Avellino ha avuto i cambi a differenza nostra”. Continua: “Difficile il pari per le assenze, nessun alibi. Adesso il miracolo lo stiamo facendo noi e non chi ha speso 5-6 milioni. Sono molto soddisfatto, bene nel primo tempo”.
Due parole sulla situazione ad Avellino, il caos societario è sotto gli occhi di tutti: “Sono molto legato ad Avellino, sono venuto da ragazzino a 19 anni, poi ho fatto l’allenatore. Così ne perdono il calcio e la città. I calciatori soffrono, non avere gli ultras è un peccato. Spero che la situazione si possa mettere a posto”. In questa stagione si è fatto anche il nome di Campilongo per la panchina dei lupi: “Ci sono stati dei rumors ma non mi ha chiamato nessuno. Ho ricevuto tante telefonate dai giornalisti. Sono contento a Cava, sono ritornato nella mia casa. Speriamo di raggiungere la salvezza quanto prima”. Come ha studiato e preparato la gara contro l’Avellino: “Ho pensato al fulcro del loro gioco, Di Paolantonio. Fa cambi di gioco di 50-60 metri, è difficile. È chiaro che ho perso nelle uscite e nelle ripartenze, qui e’ mancato Bulevardi. Bravi Spaltro e Germinale. L’Avellino è venuto fuori nel secondo tempo, ha giocatori di qualità”. Ancora su altri singoli: “Marzupio ha fatto una partita stratosferica, Castagna non è stato supportato da Matera”. Così chiude: “Sorpreso dalla formazione iniziale dell’Avellino, pensavo che Celjak facesse il quarto di destra. Sandomenico si porta un problema, ha saltato la preparazione estiva. Bisogna recuperarlo, deve stare bene per fare la differenza visto che non è dotato di fisicità. Nell’uno contro uno ti ammazza”.